lunedì 28 settembre 2009

ITALIA 2011:DOV'E' L'EUROPA?


In the celebrations for 150 years Italy, no place is to be found for Europe.Dans les célébrations des 150 ans d'Italie , il n'a aucune place pour l' Europe.In den Veranstaltungen fuer 150 Jahre Italiens, kein Platz fuer Europa.
Le celebrazioni per i 150 anni d'Italia si preparano fra le polemiche. Il problema sembra essere quello che tali celebrazioni non lasciano sufficiente spazio, né al punto di vista della Chiesa, né alle storie regionali.Tutto ciò è senz' altro vero, ma il problema più grave è che esse non lasciano sufficiente spazio, né all' Europa, né alla verità.
I politici e gli intellettuali che dibattono su questi temi sono ancora tutti fondamentalmente schiavi di una visione "moderna", in cui l' identità politica fondamentale è la Nazione. Perciò, sono pronti a riconoscere un ruolo a realtà locali, come le Regioni, o a una realtà universale, come la Chiesa, a condizione che resti salva la preminenza della Nazione.
In questo quadro, l' Europa riveste un ruolo puramente retorico.
E, tuttavia, il processo di unificazione italiano, abbozzato dai grandi sistemi monarchici premoderni (come quelli di Dante, Dubois, Podebrad, Sully, St.Pierre e Kant), stimolato da Napoleone e dalla Santa Alleanza, preparato da Mazzini e Cavour in un contesto europeo, e completatosi con l'Inutile Strage della Guerra Civile Europea, è un processo europeo, di cui l' Italia costituisce solo uno dei tasselli.
Il problema dell' Ottocento non era quello di unificare le Nazioni, bensì di costruire un nuovo ordine europeo.Ci avevano provato Napoleone, Alessandro 1° e Mazzini, ne parlavano St.Simon, Proudhon e Nietzsche.
Che vi fossero influenze internazionali non può scandalizzare nessuno: il primo Regno d' Italia lo fondò Napoleone; Mazzini e Garibaldi congiuravano a livello mondiale; la 2a Guerra d' Indipendenza fu vinta grazie alla Francia, la 3a grazie alla Prussia, la 4a grazie all'alleanza con Francia, Inghilterra e America.
Ma allora, perchè ignorare tutto questo?Perchè non dire che il ripiegamento delle nazioni su se stesse a cavallo dei due secoli fu una deviazione?
Perchè non andare a ricercare la vera materia del contendere, e non tirare le fila di un dibattito sull' Europa che non si è mai interrotto?

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