The crisis of the world system following to the recent financial disorder cannot be solved without an effort towards a multilateral management of world economy.
La crise du système mondial suite aux récents désordres financiers ne pourra être resolue sans un effort dans la direction d’une gestion polycentrique de l’économie mondiale.
Die von den Unruhen der Finanzmärkte hervorgebrachte Krise kann nicht ohne eine multipolare Verwaltung der Weltwirtschaft überwunden werden.
La crise du système mondial suite aux récents désordres financiers ne pourra être resolue sans un effort dans la direction d’une gestion polycentrique de l’économie mondiale.
Die von den Unruhen der Finanzmärkte hervorgebrachte Krise kann nicht ohne eine multipolare Verwaltung der Weltwirtschaft überwunden werden.
Tra gli eventi che stanno scuotendo dalle fondamenta gli attuali equilibri a livello mondiale, la crisi finanziaria degli ultimi mesi assume un significato decisivo, non soltanto perché sta liquidando le residue velleità di applicare ricette neo-liberistiche e neo-conservatrici, ma, soprattutto, perché sta minando la credibilità di quell’ideologia trasversale, secondo la quale un provvidenziale impero mondiale sarebbe stato sul punto di garantire al mondo, con la “Fine della Storia”, una perpetua sicurezza e benessere, a fronte del solo costo politico di un “soft power” di carattere più ideologico e finanziario che non politico e militare.
La fine dell’egemonia americana (“ultima superpotenza”), alla quale stiamo assistendo, sembra aprire le porte ad una situazione sostanzialmente equilibrata fra America, Europa, Russia, Medio Oriente, India e Cina, nella quale non appare realistico proporre né una nuova egemonia né una chiusura protezionistica dei vari Continenti nei confronti del resto del mondo.
Ci si rende conto che, per interpretare e governare una globalizzazione complessa come quella che abbiamo di fronte, si richiede il contributo, culturale, politico ed economico, di tutte le aree del mondo.
Attore privilegiato di questa nuova fase cooperativa e multiculturale può essere l’Unione Europea, che può proporre (senza pretese di esclusività) soluzioni e ricette già sperimentate al suo interno, prima fra le quali la moneta europea.
Il libro di Mosconi, con il rigore del suo metodo, con la ricchezza dell’informazione, con la passione della proposta, può fornire preziosi stimoli di riflessione e di dibattito in questa fase costituente, in cui si richiede, da parte di cittadini e forze sociali, il massimo livello di attenzione e di propositività.
La fine dell’egemonia americana (“ultima superpotenza”), alla quale stiamo assistendo, sembra aprire le porte ad una situazione sostanzialmente equilibrata fra America, Europa, Russia, Medio Oriente, India e Cina, nella quale non appare realistico proporre né una nuova egemonia né una chiusura protezionistica dei vari Continenti nei confronti del resto del mondo.
Ci si rende conto che, per interpretare e governare una globalizzazione complessa come quella che abbiamo di fronte, si richiede il contributo, culturale, politico ed economico, di tutte le aree del mondo.
Attore privilegiato di questa nuova fase cooperativa e multiculturale può essere l’Unione Europea, che può proporre (senza pretese di esclusività) soluzioni e ricette già sperimentate al suo interno, prima fra le quali la moneta europea.
Il libro di Mosconi, con il rigore del suo metodo, con la ricchezza dell’informazione, con la passione della proposta, può fornire preziosi stimoli di riflessione e di dibattito in questa fase costituente, in cui si richiede, da parte di cittadini e forze sociali, il massimo livello di attenzione e di propositività.
ANTONIO MOSCONI, La Fine delle Egemonie, Unione Europea e Federalismo Mondiale, Alpina, 2008, 168 pagine, € 20,00
La crisi non è solamente politica ed economica, ma è anche culturale
RispondiEliminaQuando esce il libro?
RispondiEliminaGrazie
Francesco
This book sounds very American-style
RispondiEliminaal contrario, potrebbe essere la risposta europea alle grandi sintesi, come quelle di Huntington e di Fukuyama
RispondiEliminaA me ricorda i libri recenti di Zakaria e di Johnson
RispondiEliminaJe pense qu'il faudrait réaliser d' abord la fédération européenne
RispondiEliminaTutte storie.L'America è più viva che mai.Con Obama presidente, riprenderà la sua posizione di Leadership
RispondiEliminaIl libro uscirà la prossima settimana.E' acquistabile fin da ora presso Alpina (www.alpinasrl.com), e potrà essere richiesto in libreria.
RispondiEliminaVerrà presentato a Torino il 16 gennaio (ore 21, Via P.giuria n. 6, tel 011.6688758)