lunedì 2 marzo 2009

RETTET MEIN PREUSSEN!


The avoided missiles conflict between Russia and NATO highlights the key role of Prussia in today’s Europe. Le conflit (évité) entre Russie et OTAN à propos des fusées souligne l’importance actuelle de la Prussie.Der (vermiedene) Konflikt fuer Missilen klaert Preussens Schluesselrolle im heutigen Europa.

Nello scenario della Nuova Europa, sorta dal crollo del Muro di Berlino, mancano più di uno dei protagonisti tradizionali (dal Regno di Ungheria, alla Rzeczposopolita polacco-rutena-lituana, allo Jiddishland).

Soprattutto, manca quel soggetto che, nel corso degli ultimi tre secoli, si era proposto, inequivocabilmente, quale elemento di equilibrio di un Nuovo Ordine Mondiale, incentrato, per altro, contrariamente a quello presente, non già sull’America, bensì sulla Mitteleuropa:la Prussia.

Tuttavia, come, ma ancor più, che per tutti gli Paesi d’Europa, crediamo che esista un “gap” quasi insormontabile fra la Prussia ed i nostri contemporanei.
La Prussia, parte integrante ed essenziale del mondo baltico, fu il “nocciolo duro” dei “popoli dei Kurgan”, e, quindi, come prima conseguenza, area tradizionalmente refrattaria alla predicazione cristiana.Di ciò fece esperienza innanzitutto il vescovo polacco Adalberto (Svęty Woitech), il quale, parallelamente al suo “collega” ungherese Gellert, fu ucciso, da parte dei Pruzzi pagani, nel corso dei sui tentativi di conversione.

Questo, ed infiniti simili episodi, furono alla base della decisione delle potenze cristiane di por fine all’indipendentismo religioso, culturale e politico dei popoli del Baltico (Slavi, Balti ed Ugrofinnici), convertendoli alla fede cristiana.Promotori della crociata furono, da un lato, i Duchi polacchi indipendenti della Mazovia, Signori di Varsavia, e, dall’altro, il Gran Maestro dell’Ordine Teutonico, Hermann von Salza, braccio destro di Federico Secondo di Svevia.La crociata fu condotta con il concorso di tutte le forze più importanti del Sacro Romano Impero, a partire dall’Imperatore, il quale era, a quel tempo, anche Re di Boemia.

Il nome tradizionale di Kaliningrad, Königsberg, significa “Montagna del Re”, e fu chiamata così in onore del Re di Boemia, da parte delle sue truppe boeme che fondarono la città. Königsberg nacque, dunque, quale fortezza dei Cavalieri Teutonici, con l’appoggio dell’intero Sacro Romano Impero.

I Cavalieri Teutonici, insieme ai commercianti tedeschi dell’Hansa, imposero la loro egemonia culturale, politica ed economica in Prussia ed in Lettonia.
Il popolo baltico e pagano dei Pruzzi fu sottomesso senza difficoltà, ed il suo nome passò, al momento della Riforma, allo stato feudale dei Cavalieri Teutonici, che, avendo abbracciato il Protestantesimo, avevano secolarizzato il loro Stato.Solo nel ‘600, i Pruzzi si ribelleranno e saranno sterminati.La neonata Prussia (sorella gemella del Brandeburgo, di cui il Gran Maestro era Principe Elettore) divenne il modello dello Stato teocratico e guerriero protestante, volto alla conquista di un potere territoriale la cui gloria ridonda a splendore della Riforma.Un esempio tipico di questa etica è espresso dalla tragedia “Il Principe di Homburg”, di Schiller.

La Prussia, inizialmente uno dei territori federati della Repubblica Aristocratica polacca Rzeczpospolita, perviene (parallelamente, per altro, al Regno di Sardegna) al rango di Regno, uscendo, così, dalla tutela (per altro, solamente formale) della Polonia.

In quello stesso contesto, la Prussia diviene anche la roccaforte dell’Illuminismo in Germania, e Federico II, Gran Maestro delle Logge Tedesche, ed autore illuminista, diviene il capo indiscusso delle forze riformatrici in Germania. In Prussia sono emigrati molti nobili ugonotti, che costituiscono il nerbo dell’esercito e dello stato protestante prussiano.

Le guerre di successione sono una palestra in cui il giovane Stato prussiano si cimenta a divenire forza egemone della Germania, conquistando, progressivamente, la Pomerania ed una serie di piccoli Stati feudali nella Germania Nord-Occidentale ed in Franconia.

A Königsberg, capitale per un breve periodo, vive Kant, che dedica al Re di Prussia la sua opera sulla pace perpetua.

Nello stesso tempo, la Prussia Orientale, nella quale era compreso, lungo il fiume Niemen, un piccolo territorio, quello di Klaipeda (Memel, Niemen) chiamato “Piccola Lituania”, diviene lo sponsor della rinascita della nazione lituana.
Con le tre spartizioni della Polonia, la Prussia accresce il suo carattere multinazionale, e, per un certo periodo, comprende persino Varsavia.

Tuttavia, con l’occupazione francese, il Romanticismo e il Nazionalismo, la Prussia viene risucchiata, suo malgrado, nella Germania, divenendone, con il Congresso di Vienna, la maggiore potenza. Nel corso del 19 ° secolo, la centralità prussiana non cessa di accrescersi, anche se l’ enorme Prussia non si dissolve nella Germania che la circonda.

Il 1870 è una data fondamentale: con la creazione del II° Reich, si perviene all’ unificazione della “Piccola Germania” (senza l’ Austria e i Sudeti, appartenenti all’ Austria Ungheria).

La Prussia è lo Stato egemone, da un lato, del II Reich, e, dall’ altra, di un blocco mitteleuropeo, che sfocerà negli “Imperi Centrali”:
La Prussia della Belle Epoque è un Paese contaddittorio ( latifondistico ed industriale, feudale e socialdemocratico, ebraizzato e militarista ), dove, per altro, si sviluppano le più interessanti tendenze culturali del tempo (scienze naturali e musica classica, geopolitica e teoria marxista).

Durante la Repubblica di Weimar, la Prussia resta il più grande Land, ed è una roccaforte della Socialdemocrazia. I manifesti dell’ SPD mostrano Federico II, come campione dei valori illuministici. Il commissariamento della Prussia da parte di Hindenburg, e la sua trasformazione in un ministero sotto Goering cancellano la Prussia come Stato Sovrano. Il tentato attentato contro Hitler può essere considerato come una vendetta della vecchia Prussia illuministica ed aristocratica.

Con la IIa Guerra Mondiale, il territorio della Prussia viene spartito fra Russia, Polonia, DDR e Germania Occidentale. I comandi congiunti alleati decretano lo scioglimento dello Stato Prussiano, a cui addossano, per decreto, la colpa del militarismo tedesco e delle due guerre mondiali.Si tratta di un giudizio palesemente insostenibile. La Prussia fu, di tutta la Germania, la parte più progressista. Il Nazismo partì dall’ Austria e dalla Baviera per conquistare la Prussia.

Questo pregiudizio contro la Prussia permane. I tedeschi del Sud chiamano spregiativamente “Preusse” quelli del Nord. Quando si fece il referendum per la riunificazione della città di Berlino con il Brandeburgo, con il nome di “Prussia”, i cittadini delle due regioni votarono contro.
L’ unica vera, autonoma, Prussia, resta la Regione di Kaliningrad, enclave della Russia fra Polonia e Lituania, con forti presenze industriali tedesche. Qui continua a vivere lo spirito decadente della Belle Epoque e della Repubblica di Weimar.

Il 100 anniversario della città di Kaliningrad (Koenigsberg) è stato festeggiato con grande sfarzo da Putin (la cui moglie è nativa della regione) , con i capi di Stato di Francia e Germania.

Questo era il territorio dove avrebbero dovuto essere posizionati i missili russi se la NATO avesse posizionato i suoi a Praga e Varsavia.

Speriamo che questo periodo sia definitivamente scongiurato.

Nessun commento:

Posta un commento