mercoledì 8 maggio 2013

ABENOMICS


ABENOMICS, BANZAI!


Il nuovo Primo Ministro giapponese Abe ha dato, a nostro avviso, una dimostrazione, di come un grande Paese, ridotto allo stremo dalla speculazione, dalla crisi  mondiale e dallo tsunami, possa invertire la rotta, dal declino al rilancio, grazie all’ opzione di uscire dal “politicamente corretto”, applicando, almeno all’ economia, un’ottica combattente, che ponga fine al ruolo permanentemente passivo di chi accetta senza discutere trasformazioni degli equilibri globali che, lungi dall’ essere il verdetto imparziale della geopolitica, sono il frutto delle scelte dei poteri forti.

Non è un caso se siamo fautori di un multiculturalismo multipolare.Infatti, l’”Occidente”, paralizzato, com’esso è, dalla “Società dell’ 1%”, non può, concretamente, fare nulla per modificare verso il  meglio gli equilibri mondiali.Non è chiaro, certo, neppure che cosa possano fare, a questo proposito, le potenze extraeuropee. 

In particolare, il Giappone, dopo molti decenni di letargo, che lo avevano visto decadere, dal ruolo  di speranza dell’ avvenire, a quello di paese in crisi, si è finalmente svegliato, rivendicando quel “diritto di auto-affermazione” che, in quanto Paese sconfitto nella 2° Guerra Mondiale, gli era stato negato.

E, ciò, mettendo in discussione il “Politically Correct”,sfidano gli attuali equilibri con l’America, rilanciando il proprio ruolo economico e geopolitico. 

Perché l’ Europa non potrebbe fare lo stesso?

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