sabato 31 ottobre 2009

OBAMA:COS'E'CAMBIATO


After one year from the election of Obama, just style has changed.Un an après l' élection d' Obama, n'a changé que le style. Ein Jahr nach der Wahl von Obama, die einzige Wechsel betrifft Stil.

Dopo un anno dall' elezione di Obama, la domanda di prammatica è: che cosa è cambiato, rispetto alla presidenza Bush?

Apparentemente, molto: il Presidente non è più un WASP con orini aristocratiche, ma un afro-americano di origini keniote ed islamiche; non è più un teo-con "born again", bensì un laico moderatamente religioso; non promette più la guerra infinita, ma "solo" di cambiare il mondo.

Tuttavia, a noi sembra che la sostanza della ideologia e della politica americana restino le stesse, perchè esse non dipendono dalle persone, bensì dalla ragion d' essere stessa degli Stati Uniti, uno Stato integralmente ideologico, che esiste, o crolla, solamente sulla base della propria capacità di proporre ininterrottamente al mondo un' agenda di trasformazione secondo il proprio modello di base.

Così, non possono mancare i riferimenti, anche se velati, alle radici giudaico-cristiane quali molla per il progresso; né l'idea di una "missione dell' America" a livello mondiale, né l' inevitabilità della ricerca dell' egemonia culturale e della supremazia economica e militare.

Lo abbiamo visto in tutti i campi: ad Obama è stato concesso il Premio Nobel mentre incrementava le truppe in Afganistan; mentre rinunziava al sistema antimissili balistici in Polonia e in Cechia, si creavano ben due nuovi sistemi missilistici, uno, in Europa, per i missili a corto raggio, l' altro, negli oceani, contro i missili balistici.

Come conseguenza di questo atteggiamento dell' America, anche gli altri soggetti della politica internazionale, mentre parlano di pace, fanno, in realtà, marcia indietro, come per esempio la Russia, che, dopo 60 anni, ha adottato per la prima volta la "dottrina del primo colpo" nucleare, fino ad oggi privilegio degli Americani, che, inoltre, ha appena modificato la propria legislazione per permettere al Presidente il rapido invio di truppe all' estero, ed, infine, ha appena posizionato missili in Ecuador.

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