Alpina Srl
Comitato della Società Civile per Torino Capitale Culturale 2019
MANIFESTO
“LA CULTURA PER RILANCIARE
L’ITALIA E L’EUROPA”
In
connessione con la crisi economica mondiale, e soprattutto in relazione
all’urgenza di non limitarsi a perseguire le attuali politiche meramente
recessive, si sta sviluppando un movimento d’opinione volto a persuadere le
Autorità a svolgere un’azione più incisiva per rilanciare non solamente l’economia,
ma anche le attività culturali che dello
sviluppo economico sono il necessario presupposto (come, per esempio, la Costituente della Cultura, promossa da Il Sole 24
Ore, o il manifesto We Are Europe,
promosso da Ulrich Beck e Daniel Cohn Bendit).
Nell’attuale
società post-industriale, LE ATTIVITA’
CULTURALI IN SENSO LATO - includenti, tra l’altro, la politica, le alte
tecnologie, l’insegnamento, il management, i media, le professioni, l’ICT, il
turismo, le professioni creative, la promozione del territorio, eccetera-corrispondono,
oramai, a UNA GRAN PARTE
DELLA POPOLAZIONE E DEL PIL.
Domani, 10 maggio, i Ministri dell’ Unione
Europea della Cultura, della Pubblica
Istruzione e del Turismo saranno riuniti a Bruxelles per importanti decisioni
concernenti le future politiche comuni;
Affinché
la cultura possa veramente servire per
rilanciare la società, occorrerebbe, a monte,UNA RIDEFINIZIONE DELLE CULTURE, DEGLI OBIETTIVI E DELLE MISSIONI, AI
LIVELLI EUROPEO, NAZIONALE E LOCALE, DELLE ISTITUZIONI E DELLE POLITICHE, EVITANDO
GLI ATTUALI MALINTESI E DUPLICAZIONI, E, IN PARTICOLARE:
-IL RUOLO DELLA
CULTURA EUROPEA, quale parte
della, ma anche in quanto distinta dalla, cultura mondiale, andrebbe rivisto,
tenendo conto delle legittime ambizioni, ma anche delle effettive debolezze,
dell’Europa (scoordinamento delle politiche culturali e tecnologiche nazionali
ed europee, carenze nei settori delle altissime tecnologie e della cultura “mainstream”),
fissando, alle prime, degli obiettivi precisi (recupero di attrattività a
livello mondiale, maggior equilibrio nella bilancia commerciale delle
produzioni di alta tecnologia e delle industrie culturali);
-IL SISTEMA
SOVRANNAZIONALE EUROPEO nel suo complesso (UE, BCE, FEI, BERS, UEO, Consiglio
d’ Europa, ESA, CERN, Università Europee, Istituto per la Formazione in Est Europa) dovrebbe superare i propri approcci miopemente
settorialistici (Cultura, Innovazione, Fondi Sociali e Strutturali, BEI, Istituto per la Formazione in Est
Europa), in modo da far sì che l’Europa,
in quanto massimo attore mondiale in campo culturale (cfr. natura e
tradizioni, antichità e culture classiche, città medievali e rinascimentali,
arte e letteratura moderne e contemporanee, creatività attuale, industriale e
culturale) abbia finalmente un adeguato ritorno dall’adeguato sfruttamento
delle proprie risorse; individuando una “governance
europea della cultura, delle alte tecnologie e delle industrie creative”, che
costituisca il primo tassello di un piano globale di europeizzazione del
sistema socio-economico europeo (culture, aggregazioni di imprese, sistemi sociali),
al di là dell’insuccesso della Strategia di Lisbona e dei limiti di Europa 2020;
-Inserendosi
in tali sforzi dell’Unione Europea, L’ITALIA dovrebbe trovare il modo di valorizzare al massimo,
coordinando maggiormente le attività dei Ministeri ed Enti operanti in campo
culturale e scientifico (Presidenza del Consiglio,Economia, Istruzione , Beni
Culturali, Esteri, Ambiente, Infrastrutture,Lavoro, Enti Locali, eccetera):
il
proprio “soft power” culturale e
morale, già solo quale antichissima civiltà, che costituisce per altro anche la non rinnegata “radice” dell’Europa e
dell’Occidente;
la
propria attrattività come luogo di
residenza e di vacanze (per tutte le fasce di pubblico, ma soprattutto per
quelle “alte”- da sempre fanatiche cultrici dell’ “Italian Way of Life” - cfr.
Goethe, Stendhal, Wagner, Nietzsche, Gorkij, Pound-);
le proprie, neglette, competenze specifiche
nell’area tecnico-scientifica (p.es.: ambiente, robotica, aerospazio,
automotive). Si noti anche che, sui
recentissimi prestigiosi progetti europei che hanno visto l’Italia, e,
parzialmente , il Piemonte, come protagonisti (Galileo, Vega, Lares LHC), non c’è stata, incredibilmente, alcuna
seria campagna di informazione, né alcun serio dibattito pubblico, parlandosi
anche qui, piuttosto, solamente di tagli ai finanziamenti;;
la propria offerta internazionale di
prodotti culturali (letteratura, arte contemporanea, cinema, televisione,
cultura tecnico-scientifica);
-i propri particolari legami con
determinate aree extraeuropee (p.es.: Mediterraneo, America Latina,Est
Europa);
-I SISTEMI LOCALI
dovrebbero muoversi al meglio nel quadro sopra elencato, non solamente per
sfruttare le opportunità offerte da quest’azione coordinata con una Governance degli Assessorati alla Cultura, al Turismo,
all’Innovazione, al Commercio, alla Viabilità, al Territorio e all’Ambiente,
ma anche per affermare una loro identità
specifica, capace di orientare la riorganizzazione, al loro livello, della cultura e della società in seguito alla
crisi, evitando assurde sovrapposizioni come quelle che si stanno annunziando
per i festival del cinema e i saloni del libro. Per esempio, l’”Euroregione
allargata” Alpi Mediterraneo (cioè estesa anche a Sardegna e Corsica, forse Lombardia),
che sarebbe comunque la maggior destinazione
culturale e turistica dell’Europa (e,
forse, del mondo intero), potrebbe conquistarsi ulteriori eccellenze nei
settori degli studi europei e
internazionali, delle tecnologie di punta, di nuovi modelli di sviluppo
ambientale, del multiculturalismo, della riscoperta delle antiche tradizioni e
del turismo intercontinentale, con particolare attenzione per i Paesi
Emergenti.
Alla luce di quanto precede,
IL COMITATO DELLA SOCIETA’ CIVILE PER
TORINO CAPITALE CULTURALE 2019 E LE ASSOCIAZIONI FIRMATARIE DEL PRESENTE
MANIFESTO
INVITANO:
* I MINISTRI DELLA
CULTURA, DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, dei BENI
CULTURALI, della RICERCA
SCIENTIFICA, del TURISMO E DELLO SPORT RIUNITI A BRUXELLES;
*le Istituzioni e
le Associazioni Europee, nazionali e del Territorio
*tutti gli
intellettuali ,associazioni e imprese culturali del Territorio,
a concepire e ideare (parallelamente
alle auspicabili politiche europee e nazionali di rilancio dell’economia), un “PIANO STRATEGICO MULTILIVELLO PER L’AREA ALLARGATA DELLA
CULTURA”, che fissi, finalmente, ai diversi livelli (europeo, nazionale, locale):
-le prorità e le competenze dei vari attori
pubblici e privati;
le varie
forme giuridico-economiche entro le quali le diverse attività culturali
vadano inquadrate (pubblico e privato, imprese culturali, intellettuali
indipendenti, organi “trasversali” di governance, a livello europeo, nazionale
e locale); regole obiettive per il
finanziamento e la promozione da
parte di Enti pubblici e privati (sponsors, partners, mecenatismo); un quadro certo per questo specifico mercato (gare, sovvenzioni,
agevolazioni fiscali), e per il relativo
relativo mercato del lavoro (diritto comune e regole specifiche per
artisti, scrittori, ecc…), le indispensabili
(ma oggi scarsissime) forme di cooperazione
intraeuropea, nazionale e locale, sui mercati terzi (Istituti di Cultura
Europea all’ Estero; “advocacy”; regole specifiche per i mercati culturali;
ruolo delle Euroregioni), eccetera.
Quanto
sopra meriterebbe di essere trattato in una serie di convegni sull’ EUROPA DEL TERZO
MILLENNIO QUALE TERRA DI CULTURA,
che Torino, in quanto Snodo della Cultura Europea, si candida ad ospitare.
Torino, 9
maggio 2012
Firme
.
sito http://www.torino2019.eu;
AICCRE; Associazione Culturale Diàlexis; Centro Studi Gobetti; Gioventù
Federalista Europea; Alpina Srl; Movimento Federalista Europeo; Poesia Attiva;
Forum Italo Marocchino per le Relazioni Bilaterali; Premio Pertinace; Centro
Einstein di Studi Internazionali; Edizioni Genesi; Movimento Cristiano
Lavoratori; Terrainvague - Culture du Monde en
Français -; Il Laboratorio Associazione Culturale; Centro Culturale Italo-Arabo
Dar al-Hikma; La Terza Isola
Associazione Culturale; IPALMO Nord-Ovest; Associazione Laica
di Etica Sanitaria; Istituto “Paralleli”; associazioni culturali Immagine per
il Piemonte, Art&lirica, IPSEG, Flacara, Puzzle-Richiami Fluidi,
Concretezza Sociale, Valle Sacra e Tesoriera.
Alpina srl
Comitato della Società Civile per Torino Capitale Culturale 2019
Salone Internazionale del Libro di Torino
11 maggio 2012
“Ore 19:00
Spazio autori B
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Intorno alle Alpi Occidentali/Autour des Alpes Occidentales Identità dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo
a cura di Alpina e del Comitato della Società Civile per Torino Capitale Culturale 2019
Intervengono: Paolo Bertolino, Maurizio Braccialarghe, Luca
Cassiani, Dominique Escribe, Giovanni Maria Ferraris, Riccardo Lala,
Gianni Oliva, Véronique Vouland Aneini”
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La crisi economica e politica che scuote
l’ Europa e il mondo sta ponendo sempre più in evidenza il sovrapporsi,
se non il sostituirsi, alle identità ottocentesche – ideologiche e
nazionali-, di nuove identità, trasversali e multiculturali, come, per
esempio, quelle europea e regionale.
All’interno di questa tendenza, la quale
spinge a valorizzare l’”Europa delle Regioni”, emerge sempre più
evidente il ruolo delle “Euroregioni”, vale a dire di quelle nuove
realtà associative che uniscono fra di loro gli Enti Locali situati alle
frontiere degli Stati europei. Nel caso del Nord-Ovest dell’ Italia, il
ruolo dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo assume automaticamente un’
importanza centrale, in quanto questa parte dell’ Italia ha avuto, da
sempre, legami strettissimi con la Francia Meridionale, la Svizzera e le
isole del Mediterraneo (la Corsica “genovese”; il “Regno di Sardegna”,
e, prima, “di Sicilia; le migrazioni, ecc..).”
La vicenda, tutt’ora in corso, della TAV,
dimostra che la stessa dialettica fra diversi modi di “vivere”
l’Euroregione è talmente sentita (anche se con modalità giustamente fra
loro divergenti) dalle popolazioni, da creare un permanente focolaio di
critica e di conflitto. Studiare l’ Euroregione dal punto di vista
culturale è, forse, l’unico modo per fare, degli inevitabili conflitti
di un’area di frontiera come la nostra, un elemento di forza per
rilanciare il nostro Territorio dal punto di vista culturale, sociale,
economico e politico.
L’Associazione Culturale Diàlexis, con il
supporto della Regione Piemonte, dela Casa Editrice Alpina e del
Comitato della Società Civile per Torino Capitale Culturale 2019, ha
lanciato un “Progetto Integrato Euroregione”, avente come obiettivo
quello di fare conoscere questa realtà, attraverso tutti gli strumenti
“culturali” disponibili (libri, conferenze, siti, documentari,ecc..).
L’obiettivo che stiamo perseguendo è
quello di raccogliere tutte le forze disponibili per il progetto
(intellettuali, istituzioni, finanziatori, gruppi di base), disponibili a
partecipare a un progetto finalizzato a fare della nostra Euroregione
una realtà vivente, dai punti vista culturale, politico, economico, ma
anche sociale e dei cittadini.
Punto di partenza, un’opera editoriale
dedicata all’ Identità Euroregionale (“Intorno alle Alpi Occidentali”), e
una pagina del sito htpp.//www.torino2019.eu, dedicata alla promozione dell’ Euroregione.
Ovviamente, l’obiettivo è quello di
raccogliere, intorno al “Progetto Integrato”, quante più adesioni
possibile, in modo da generare, da un lato, una pluralità di attività
culturali (p.es., documentari), e commerciali (p.es., flussi di
pubblicità), e dall’ altro,un vero e proprio movimento di opinione a
favore di una più forte integrazione euroregionale.
L’incontro costituirà anche l’ occasione
per presentare, al Salone del Libro, i volumi della Casa Editrice Alpina
che trattano della cultura a Torino, e, i quali costituiscono, a loro
volta, un necessario presupposto culturale per la costruzione di un
progetto culturale dedicato all’ Euroregione.