venerdì 5 febbraio 2010

ISTANBUL CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA


For First Time, non-EU city designated as Ueuropean Cultural Capital. Pour la première fois, une ville non communautaire designée comme "Capitale européenne de la Culture. Fuer den ersten Mal, wird eine aussserhalb der EU liegende Stadt als Kulturhauptstadt ernannt.

Purtroppo, l' istituzione delle "città europee della Cultura", che dovrebbe svolgere un ruolo centrale nella formazione dell' identità europea, si è progrezzivamente snaturato, anche a causa della prassi lottizzatoria, in forza della quale vengono nominate due, se non tre, città.

Quest' anno, sono state nominate tre città: Istanbul, Essen e Pecs.

Mentre Essen e Pecs hanno lasciato poco entusiasti gli stessi Tedeschi e Ungheresi, visto il non eccessivo messaggio culturale legato a tali città, Istanbul campeggia incontrastata, come una scelta importante, che, comunque, farà discutere.

Intanto, è il primo anno che questo titolo verrà attribuito ad una città che non fa parte dell' Unione Europea.In secondo luogo, si tratta di una storia così importante, da costituire per tutti una fonte di riflessione e di confronto.

Intanto, Istanbul (Costantinopoli) è una delle tre città che si proclamarono "successore di Roma", con Veliko Tarnovo (in Bulgaria), e Mosca.Tant' è vero che, in varie lingue orientali, la Turchia è designata come Rum, o Rom.

Poi, è sita geograficamente all' esatta metà fra l'Europa e l' Asia.SE non fosser per questo, essa sarebbe automaticamente, coi suoi 12 milioni di abitanti, la maggiore città d' Europa.

Infine, è, oggi, una città prevalentemente mussulmana, facente parte di uno Stato che ha visto lo scontro più accanito fra tre concezioni dell' Islam: quella ottomana, di monarchia assoluta partimoniale e multiculturale, poco interessata alla supremazia religiosa; quella islamica militante dell' ultimo periodo ottomano, in cui l'Impero Ottomano rivendicò il Califfato (cioè la guida religiosa di tutti i Mussulmani), a partire dal 1774; infine, il periodo laicistico di Kemal Atatuerk, in cui la religione fu strattamente sottoposta al Governo. Il dibattito sull' Islam in corso in Turchia interessa quindi tutti, in Europa e in Medio Oriente.

Infine, come città, Istanbul conserva le memorie della civiltà bizantina, delle popolazioni greca, armena, albanese e italiana (Galata) che la abitavano accanto a quella turca, dell' architettura islamica, dell' Impero, ma anche degli stili europei degli ultimi tre secoli.

Per ultimo, Istanbul è anche una città moderna, pulsante di vita economica e culturale.

Istanbul non è la capitale della Turchia.

Kemal Atatuerk, leader nazionalista, non la amava, per il suo carattere monarchico e cosmopolita, nonché per la facile raggiungibilità da parte degli eserciti e delle flotte di invasione.

Coerente con la sua idea della costruzione di una nazione etnicamente pura, anatolica e turanica, costruì la nuova capitale, Ankara, nel cuore dell' Anatolia.Contemporaneamente, proibì la lingua ufficiale dell' Impero (Osmanli), una koiné di arabo, persiano e turco, modernizzando la lingua, più "turca", usata dai contadini dell' Anatolia.

Nel caso in cui la Turchia entrasse, finalmente, a far parte dell' Unione Europea, sarebbe, quindi, probabilmente, di nuovo la cosmopolita Istanbul a prendere il sopravvento sulla provinciale Ankara.

Ricordiamo che Alpina possiede una propria area di attività, chiamata Evrazija-Avrasya (che utilizza anche come marchio il Ponte Atatuerk, che, nella foto, si intravvede dietro Rumeli Hisari), nell' ambito della quale vorremmo realizzare iniziative anche per il 2011, anno italo-russo.

Saremmo lieti se ci segnalaste iniziative che possono rientrare in queste categorie.

info@alpinasrl.com

Alpina srl
Via Pietro Giuria 6
10125 Torino



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