sabato 27 febbraio 2010

LA PROVINCIA DI TORINO RILANCIA L' EUROREGIONE ALPI-MEDITERRANEO

Torino's Province Devotes Top Level Debate to Euroregion Alpes-Méditerranée. La Province de Turin Dédie Débat au Sommet à Relance d' Eurorégion Alpes-Méditerranée.Provinz Turin widmet Erhobene Debatte zum Wiederbeleben der Euroregion Alpes-Méditerranée.




Venerdì 26 Febbraio, si è svolto, presso la nuova, splendida, sede della Provincia di Torino, un ristretto, ma approfondito, dibattito, circa la scelta, che il Piemonte sembrerebbe chiamato ad adottare, fra, da un lato, la proposta sempre più insistente, da parte di Milano, di unire le forze per la costituzione di una sorta di "città a rete", e, dall' altro, lo sforzo portato avanti da ormai molti anni per sviluppare il progetto dell' Euroregione.

Hanno partecipato il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, l' Assessore alla Cultura, Ugo Perone, e il Vice-Sindaco di Torino, Tom Dealessandri. Ospite d' onore, Juergen Fischer, coordinatore dell' Iniziativa Ruhr 2010.

Notevole anche il numero e la qualità degli intervenuti, fra i quali anche l' ex Sindaco di Torino, Valentino Castellani.

Nella sostanza, la maggior parte degli oratori e degli intervenuti hanno manifestato la loro preferenza per la soluzione "Euroregionale", che risponde ad interessi permanenti di Torino.

Nella sostanza, la manifestazione ha confermato quelle che erano state le ipotesi iniziali da cui era partita, negli ormai lontani Anni '90 dello scorso secolo, l' intera nostra azione politico-culturale:

-la crisi delle ideologie otto-novecentesche, e la conseguente necessità di nuove forme di pensiero e di azione politica, ben radicate nella dialettica identità-differenza, a livello continentale, nazionale e locale;

-il ruolo trainante dei miti di Europa e Euroregione.

In quegli anni, le ipotesi da noi portate avanti (fra l' altro, attraverso l' Associazione Indipendente per l' Integrazione dell' Europa Occidentale), avevano incontrato serie difficoltà a svilupparsi, i quanto, nonostante la fine della 1a Repubblica e la caduta del Muro di Berlino, erano ancora forti opposte tradizioni politiche, in particolare quella incentrata su una concezione assiale e lineare della storia, e quella mercatistico-occidentale.

Oggi, quando anche i miti del Progresso Lineare e quello dell' onnipotenza del mercato hanno, oramai, perduto tutto il loro smalto, si fa finalmente sentire un po' dovunque l' esigenza di nuove idee-forza e nuove aggregazioni.

Noi restiamo sulla breccia, con le nostre idee di pluralismo culturale a livello mondiale, di riforma paritetica delle istituzioni internazionali, di aggregazioni continentali, di identità europea e delle Euroregioni. Siamo lieti che anche Istituzioni e gruppi influenti della nostra Città si interessino a questi temi, e sollecitino i cittadini a partecipare al loro svuluppo.

Non mancheremo di fornire i nostri contributi.




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