venerdì 5 febbraio 2010

UNA POLITICA INDUSTRIALE UE PER L'AUTO

Positions of Marchionne and Tajani Confirm Our Hypotheses.Les positions de Marchionne et de Tajani confirment nos hypothèses.Stellungnahmen von Marchionne und Tajani bestaetigen unsre Hypothesen.


A Natale avevamo reso conto della presa di posizione del Presidente della FIAT, Montezemolo, a favore di una politica industriale europea per il settore automobilistico.In quell' occasione, avevamo proposto di dare a tale politica (che, sulla carta, già esiste, ma, come si vede, non funziona), un ben maggiore "spessore" politico e giuridico, facendone oggetto di un' "azione concertata", non solamente a livello ministeriale.

Più recentemente, avevamo segnalato l'eccezionale opportunità che si sta aprendo all' Italia, la quale dispone, in questo momento decisivo, del Commissario all'Industria, Tajani, il quale, tra l' altro, è anche particolarmente interessato (per il mproprio background e per la propria origine territoriale), alla politica industriale dello spazio, appena entrata a far parte delle sue competenze, e sulla quale si è già pronunziato.

Ieri, si è registrata una significativa convergenza, sulla priorità di una politica industriale, anche già per risolvere il problema di Termini,nel settore dell' automobile.

Avevamo poi anche fatto notare in un altro post che, a nostro avviso, le attuali basi delle politiche industriali UE, anche quando esistono, sono deboli a causa di:

-ottica teorica ed ottimistica, che non tiene conto anche delle realtà negative, come le chiusure;

-insistenza retorica sulla concorrenza, che diviene un tabù, che neppure
il legislatore comunitario può superare;

-mancanza di coordinamento, in quanto le "leve" per fare una politica industriale sono normalmente sparse in 15 Direzioni Generali della Commissione, non permettendo così, né un monitoraggio continuo, né interventi di emergenza.

Il caso dell' industria automobilistica potrà costituire un "banco di prova" per un effettivo miglioramento del sistema sotto la nuova Commissione.

Segnaliamo, per informazione, che l'industria automobilistica costituisce uno dei rami per i quali esiste già un' azione settoriale dell' Unione:"

la Commission européenne entend:

1) Renforcer la compétitivité du secteur

L'objectif est d'identifier et d'évaluer les difficultés politiques significatives ayant trait à la compétitivité de l'industrie automobile européenne et de proposer des solutions qui tiennent compte des enjeux économiques, sociaux et environnementaux.

2) Compléter, adapter et simplifier le cadre réglementaire du marché intérieur

La réalisation du marché intérieur repose sur l'introduction du système communautaire de réception complète (EC WVTA, en anglais, Whole Vehicle Type-Approval), qui permet aux constructeurs d'obtenir une réception pour un «type» de véhicule dans un État membre et de le commercialiser ensuite dans l'ensemble de l'UE, sans avoir à effectuer d'essais supplémentaires.

3) Promouvoir la globalisation du cadre réglementaire technique à travers la CEE-ONU

L'harmonisation technique globale est un facteur clé de la consolidation de la compétitivité de l'industrie automobile européenne au niveau mondial. L'UE est une partie contractante à deux accords de la Commission économique pour l'Europe des Nations unies (CEE-ONU): l'Accord de 1958 concernant l'adoption de prescriptions techniques uniformes applicables aux véhicules à roues et l'Accord mondial de 1998."(http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/automotive/index_fr.htm#top)




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