venerdì 16 aprile 2010

CLASSICI ORIENTALI

New Book Series of Einaudi Devoted to Eastern Classics.Nouvelle collection Einaudi dédiée aux classiques de l' Orient.Neue Buchserie von Einaudi Oestlaendischen Klassikern gewidmet.








Segno dei tempi. La casa editrice Einaudi ha voluto dedicare una collana ai classici dell' Oriente.

Non che edizioni specialistiche non ne esistessero già.Tuttavia, una collana di una grande Casa Editricededicata specificatamente a questo tema dimostra se non altro una rinnovata attenzione.

Anche qui ci vorrebbe, ovviamente, ben altro, a livello, prima che editoriale, su quelli scolastico e della cultura di massa.

La nostra insistenza sulla cultura europea non è per nulla "eurocentrica".

Oggi, per "cultura" si intende soprattutto un evanescente mix di cultura "nazionale" recente e stereotipata e un generico "collage di cultura "occidentale". In realtà, il fondo della nostra cultura è un fondo mondiale condiviso di epoche arcaiche ("philosophia perennis", archetipi, etologia, paleoantropologia, mitologia); un solido blocco di cultura classica delle grandi civiltà alfabetiche (Medio Orientali, Greco-Romana, persiane, indiche, siniche, islamica); un "nocciolo duro" di cultura "alta" europea (biblica, medievale e rinascimentale, moderna); un solido strato di cultura "nazionale", e una buona conoscenza delle culture popolari e locali.

Tutte queste componenti debbono riuscire ad essere, in un qualche modo, veicolate, a seconda della loro importanza.

Quanto ai "classici orientali", crediamo che essi debbano comprendere, senza ombra di dubbio, almeno il Gilgamesh, il Manavadharmashastra, il Tao Te Ching, l' Iti Vuttaka, gli Analecta Confuciana, Il Mahabharata, il Ramayana,il Corano, il Genji Monogatari, lo Shahnamé, le Mille e Una Notte, le Quartine di Khayyàm.
Senza la conoscenza di queste opere, ci sembra problematico che si possa impostare un qualsivoglia "dialogo interculturale".

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