venerdì 16 aprile 2010

A COSA SERVE L'ESERCITO EUROPEO

Discussion about European Army Opens up Debate on the Need for such Army.La discussion sur l' Armée Européenne suscite un débat sur les exigences qui sont à sa base. Auseinandersetzung ueber Euro-Armee foerdert Debatte ueber Grundlage solcher Einstellung







Le difficoltà che sono esistite fin dall' inizio nella creazione di un esercito europeo dimostrano che il consenso sullo stesso è tutt' altro che immediato.

In effetti, il problema è che i molti milioni di uomini al servizio delle forze armate, o, comunque, in divisa, in Europa Occidentale (ed altrettanti in Europa Centrale e Orientale) costituioscono comunque un segmento rilevantissimo della società, e qualunque cosa gli facessimo fare influenzerebbe enormemente gli equilibri politici dell' Europa e del mondo.

Certamente, il loro numero, ed il loro costo, nella sola Europa Occidentale, è pari, almeno, a quello degli Stati Uniti. Aggiungendo l' Europa Orientale, tutto ciò si raddoppia..

Quindi, intanto, potenzialmente, a parità di sforzi, l' Europa potrebbe ottenere, in campo militare, il doppio di efficienza degli Stati Uniti.

Secondariamente, tutto ciò che ruota intorno alle Forze Armate (lavoratori del Settore Difesa, servizio civile, protezione civile, alte tecnologie, aerospazio, difesa territoriale, polizie, industria pesante), rappresenta una parte essenziale del potere dello Stato, della sua ideologia, e, in ogni caso, il maggiore datore di lavoro.

L'apparente irriformabilità del settore difesa dipende proprio dal suo legame con interessi vitali a livello nazionale e internazionale.

Supponendo, comunque, che, nei prossimi anni, l' Unione Europea intenda farsi carico di risolvere le attinenti questioni di politica internazionale, le questioni di carattere interno sarebbero, a nostro avviso, facilmente risolubili.

Si dice che una razionalizzazione delle Forze Armate europee porterebbe ad una riduzione degli organici, e quindi alla perdita di posti e di occupazione. Non lo crediamo.

Le Forze Armate svolgono, di fatto, una quantità di funzioni:

-formazione dei cittadini;

-lotta alle calamità;

-protezione del territorio;

-sicurezza;

-polizia;

-produzione di alta tecnologia;

-gestione di servizi pubblici essenziali;

-aerospazio e marina;

-"intelligence";

-difesa territoriale;

-antiterrorismo;

-pronto intervento;

-missioni internazionali;

-addestramento di riservisti e mobilitazione generale;

-mobilitazione industriale bellica;

-sicurezza delle Istituzioni;

-truppe speciali;

-nucleo permanente di difesa ordinaria;

-armi missilistiche e spaziali

Orbene, nell' ambito di un esercito integrato europeo, l' insieme di queste attività non occuperebbe certo meno persone di quante ne occupi oggi, e le loro possibilità di qualificazione e di carriera non sarebbero certo minori.

Un vero "Ministro della Difesa" europeo sarebbe uno degli uomini politici più potenti del mondo.

Un "Capo di Stato Maggiore Generale" dell' Esercito Europeo sarebbe il militare più influente e meglio pagato del mondo.

Lo "staff" del Ministero della Difesa europeo sarebbe composto di alcuni fra i migliori specialisti mondiali.

Il Servizio di Intelligence europeo sarebbe il maggiore del mondo.

I servizi di Sicurezza delle Istituzioni Europee, scaglionati in tutta Europa, avrebbero alle loro dipendenze centinaia di migliaia di militari.

Un'arma missilistica e spaziale europea sarebbe ai massimi livelli tecnologici mondiali, e vivrebbe in simbiosi con un' Agenzia Spaziale Europea infinitamente potenziata.

Le Truppe Speciali Europee (terra, mare, cielo), sarebbero di una competenza e di una varietà ineguagliabile.

L'Aviazione e la Marina europee potrebbero utilizzare i migliori mezzi tecnologici.

I Corpi di Pronto Intervento, anziché intervenire, come oggi, in maniera disordinata e casuale, sotto comando straniero, potrebbero svolgere con la massima efficacia le loro missioni istituzionali.

L' Europol e tutte le altre polizie specializzate potrebbero, finalmente, svolgere i loro compiti istituzionali in modo efficace.

Le truppe ordinarie, di protezione territoriale, i riservisti, le varie polizie nazionali, potrebbero svolgere i loro compiti istituzionali in maniera efficace.

Le enormi burocrazie dei Ministeri della Difesa potrebbero essere poste, finalmente, al servizio della pianificazione della Difesa e dell' induistria aerospaziale e della Difesa.

I Gruppi industriali di alta tecnologia potrebbero fondersi in grandi Holdings sul modello dell EADS e di Rostechnologija, da cui potrebbero dipendere colossi nei settori dell' aeronautica, dello spazio, dell' avionica, dell' elettronica, degli armamenti, dell' energia, ecc....

Le "élites" manageriali e tecnologiche che gravitano intorno al settore aerospazio e difesa potrebbero dedicarsi a progetti di livello adeguato, mentre la finanza europea potrebbe proficuamente investire in grandi e solidi gruppi europei di alta tecnologia.

Si creerebbe occupazione per lavoratori altamente specializzati, in solidi distretti industriali ad economia sostenibile, con risultati interessanti per l'occupazione, l' indotto, gli Istituti Superiori Universitari e di Ricerca Scientifica.

I prodotti europei del settore aerospaziale e della Difesa, finalmente razionalizati, potrebbero ottenere sbocchi di esportazione oggi irraggiungibili, creando tutto un settore di professionalità in questo campo e riequilibrandio la bilancia commerciale e dei pagamenti.

L' Esercito Europeo potrebbe contribuire, attraverso schemi di formazione come il "rendez-vous citoyen", la formazione militare generalizzata ed il Servizio Civile Europeo, alla educazione civica europea ed alla possibiliotà di mobilitazione generale in caso di emergenze.

E, tutto ciò, senza aumentare le spese, anzi, accrescendo gli introiti, grazie ad una riallocazione razionale, a livello europeo, di tutte le forze disponibili.



1 commento:

  1. Salve,
    in un mondo ideale l'integrazione delle forze armate nazionali con un esercito europeo sarebbe auspicabile. Ma se fossimo in un mondo ideale non ci sarebbe nemmeno bisogno di un esercito.
    Le forze armate sono il mezzo con cui la politica raggiunge determinati obiettivi. Senza un chiaro obiettivo ogni campagna militare si trasformerebbe in un insuccesso (mi sembra che gli esempi si sprechino). Ciò implica che per avere una forza di difesa europea credibile ci debba essere una unitarietà di obiettivi tra tutti gli stati europei cosa, che al momento, è del tutto fuori discussione e, a mio avviso, praticamente irrealizzabile.
    Un esercito europeo non è fattibile, almeno fino a che non venga costituito un governo europeo con piena autorità sugli stati dipendenti. Ma ciò significherebbe la totale perdita di sovranità nazionale dei singoli componenti, cosa che farebbe venir meno gli scopi dell'esercito europeo inteso come alleanza. A questo punto, se realmente si realizzasse, si potrebbe addirittura parlare di Stato Europeo. Le conseguenze sarebbero interessanti. Di sicuro ciò basterebbe a cancellare la NATO poichè esaurirebbe ogni ragione di esistenza. Si andrebbe a creare una situzione mondiale di multipolarità che vedrebbe sfidarsi tre grandi potenze, USA, Europa e Cina tutte dotate di arma atomica. Insomma, se da un punto di vista formale un esercito europeo ci potrebbe dare l'illusione di una unitarietà del vecchio continente, da un punto di vista sostanziale un esercito europea non avrebbe alcuna credibilità.
    Gino Toffoli

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