venerdì 16 aprile 2010

MORTE DI LECH KACZYNSKY

Europe Mourning Polish President Kacziynski.L' Europe en deuil pour la mort du président polonais Kaczynski.Europa traurt polnischen Praesidenten Kaczynski.






La catastrofe aerea che ha privato la Polonia di gran parte della sua classe dirigente ha profondamente commosso l' Europa.Per il grande numero di vittime eccellenti.Per la sua concomitanza con la commemorazione della strage di Katyn.Per il fatto di cadere in un momento di profonda riflessione sulla storia dell' Europa Centrale e Orientale.

Certamente, Kaczynski ha impersonato una possibile interpretazione della storia di quell' area geografica, interpretazione a nostro avviso semplicistica, storicamente determinata ma incapace di vedere questa determinatezza.

Un'interpretazione fondata sull' assolutizzazione dello Stato nazionale otto-novecentesco, a scapito di identità più ampie e più sfumate.

Fino alle Tre Spartizioni della Polonia, l' idea di appartenere ad uno "stato nazionale" non esisteva praticamente in nessun Paese dell' Est. Non in Russia, dove non c'era ancora la distizione fra "russkij" e "rossijskij". Non in Polonia, dove si poteva essere "natione Ruthenus, sermone Polonus"(o viceversa),non nei Paesi Baltici, dove si parlava, semmai, Latino, Polacco o Tedesco, e così via....

Perfino Pilsudski, il fondatore della Polonia unita, pensava nei termini di una federazione polacco-lituano-ucraina (era nativo di Vilnius).

Anche l' odio atavico per la Russia e la Germania risale a quel periodo. Tuttavia, coloro che si spartirono la Polonia non furono "i Tedeschi" e "i Russi", bensì tre imperi multinazionali. Dopo la terza spartizione della Polonia, i Polacchi erano la maggioranza in Russia fra gli aristocratici e le persone di cultura, e contribuirono in ruoli importanti alla politica russa, come Poniatowski e Czartoryski.

La "sconfitta" della Polonia nella 2° guerra mondiale (che riprese la suddivisione del Patto Molotov-Ribbentrop), fu, in realtà la vittoria dell' idea borghese di "Piccola Polonia", etnicamente pura(concentrata su un unico territorio).Per realizzarla, i comunisti polacchi e sovietici realizzarono grandiosi "scambi di popolazioni" con Tedeschi, Ucraini, Bielorussi e Lituani.

Con Solidarnosc, avrebbe potuto affermarsi un'a Polonia radicata nei suoi profondi legami storici con vari Paesi d' Europa (Germania, Boemia,Slovacchia, Lituania, Bielorussia, Ucraina, Ungheria, Svezia, Russia), e conscia delle complessità del relativamente breve periodo del "socialismo reale" (dove minoranze ed opposizione poterono sempre (contrariamente agli altri Paesi dell' Est) sussistere, anche se, certo, non nelle migliori condizioni (cfr. "Znak", "Po Prostu",PAX, KOR, la stessa Solidarnosc).

Invece, si scelse di considerare tutto ciò che era avvenuto in quel perioodo come il "male assoluto", con cui non si potesse dialogare in alcun modo.Perfino i membri di Solidanosc, come Lech Walesa, e alti prelati, furono praticamente processati per i rapporti che probabilmente avevano avuto con il regime precedente, ma che avevano permesso all' opposizione di sopravvivere.

Anche dal punto di vista socio-economico, Solidarnosc, movimento operaio, nazionalista e cattolico, deviò rapidamente dalle sue premesse programmatiche, che Lech Walesa aveva definito come "un nuovo sistema, migliore del socialismo e del capitalismo".Queste erano allora anche le idee di Giovanni Paolo II.

Neanche i rapporti con i vicini Paesi europei non furono dei migliori (basti pensare alle varie "guerre economiche", soprattutto con la Russia, ma anche con la Germania).Infine, la Polonia, per dimostrare la sua forza, si mise a boicottare le principali iniziative europee, trattando direttamente con gli USA senza il minimo coinvolgimento della UE.

Il periodo di estremismo nazionalista, anti-comunista e anti europeo ha coinciso con la presidenza di Lech Kaczynski, che, come suo fratello, era stato un benemerito combattente di Solidarnosc, ma che, a un certo punto, aveva abbandonato i propri compagni di allora, scatenando contro di loro un sistema poliziesco ereditato dalla Polonia comunista.

Certo, una persona convinta delle sue idee, e risoluta nel realizzarle.

Tuttavia, la sua linea politica venne battuta elettoralmente poco dopo che l'altro eroe di Solidarnosc, Bronislaw Geremek, aveva sfidato, davanti alla Corte Suprema, l' illiberale ingiunzione di firmare un modulo in cui si sarebbero dovuti autodenunziare, sotto pena di licenziamento....dal Parlamento Europeo! tutti i rapporti avuti dal 1945 al 1989 (cioè per 44 anni, e, comunque, circa 60-20 anni prima), con la polizia politica comunista.

L'attuale governo, diretto dal liberale Tusk, proveniente da una minoranza etnica (quella casciubica), con profondi legami con la Germania, è nettamente più europeista. L' incontro di Tusk con Putin a Katyn ha anche permesso un ravvicinamento fra Polonia e Russia.

Paradossalmente, anche la catastrofe di Smolensk ha contribuito anche al ravvicinamento fra Polonia e Russia.Come riferisce Il Giornale:

"Dopo l'incidente, infatti, il presidente Medvedev ha parlato in tv rivolgendosi con toni accorati ai polacchi ancora scioccati dal loro 11 Settembre, e ha indicato il premier Putin come l'uomo che si occuperà delle indagini sulla strage. Domenica prossima, Medvedev sarà in Polonia per le celebrazioni del funerale di Kaczynski. In questi giorni, i russi hanno reso omaggio ai loro sfortunatri fratelli slavi con un lungo pellegrinaggio davanti alla ambasciata polacca e sui luoghi della tragedia, tanto che una delle anime più originali della rivoluzione democratica polacca, il leader di Solidarnosc Adam Michnik, nei giorni scorsi ha scritto che la vera sorpresa di questi giorni è proprio l'atteggiamento di Mosca, dei suoi governanti e dei suoi governati, verso la sua gente. Michnik ha fatto pubblicare un ringraziamento ai "Fratelli russi" sulle pagine della Gazeta Wyborcza, il più diffuso quotidiano polacco, di cui è il direttore."

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