giovedì 14 ottobre 2010

TORINO CAPITALE (3): COME CANDIDARSI A CAPITALE EUROPEA?

For Expressing Candidature of Torino, Local Authorities Must Comply with Procedural Requirements. Pour se porter candidate, Turin serait tenue au respect des exigences de la procédure. Um sich zu bewerben, wird Turin gezwungen sein, prozedurellen Erfordenissen streng zu folgen



La procedura comunitaria è riassunta nella seguente tabella:

ASSE TEMPORALE
(in anni):
N=anno della manifestazione a 1° Gennaio
(es.,1° gennaio  2019)
FASI DELLA PROCEDURA
N-6 +10 mesi (esempio 2013 per il 2019)Adesso stanno presentando le candidature per il 2016 le città spagnole.
31/12 2012Pubblicazione bando
Chiusura del termine per rispondere al bando
N-4 (ad esempio, fine  2004, per il 2019)
Notifica della candidatura di una città alle Istituzioni europee.E’ determinante la posizione del Governo dello Stato Membro a cui la città è stata “attribuita”
N-4+ 3 mesi (ad esempio,fine  marzo 2005, per il 2019)
Parere del Parlamento Europeo
Successivamente, in qualunque momento, designazione da  parte del Consiglio dei Ministri dell’ Unione, della Capitale Europea della Cultura

In base a questa procedura, se Torino decide di candidarsi, deve presentare, entro il 31/10/2013, all’Unione Europea, una domanda di candidatura con una serie di allegati, nei quali si indicano le caratteristiche della città, il suo progetto culturale e le attività che intende svolgere durante l’anno in cui sarà Capitale Europea della Cultura.
Già solo questo dimostra che dev’essere svolta un’attività complessa, della durata di due anni, nel corso della quale dev’essere compiuto un notevole sforzo inventivo, che è proprio quello che occorrerebbe avviare al più presto, se si vuole partecipare.
Quest’ attività è in parte pubblica, in parte riservata, in quanto non si possono esporre le proprie iniziative ad una “copiatura”

Ciò, anche in considerazione del fatto che ben otto città italiane ambiscono a questa designazione, ed hanno posto in essere una serie di attività per arrivarvi

Non nascondiamoci, poi, neanche, che la scelta è certamente condizionata non solamente dalla bontà del “dossier”, ma anche dalle capacità lobbistiche degli amministratori locali.


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