giovedì 14 ottobre 2010

TORINO CAPITALE (6): APPELLO AI CITTADINI DELLE ALPI OCCIDENTALI

All Forces of Western Alps are Mobilized for a Cultural Rebirth of Europe thanks to our Region. Toutes les forces des Alpes Occidentales sont mobilitées pour une renaissance culturelle de l’ Europe grace à nos contributions. Alle Kraefte der Westalpen sind zugunsten eines kulturellen Wiedergeburt Europas mobilgemacht.



L’idea di una Torino Capitale Europea della Cultura coincide con il progetto originario di Alpina e Diàlexis. Se qualcuno mi chiede in che cosa consista in concreto un siffatto rapporto, ebbene, noi rispondiamo: il rapporto che stiamo cercando di instaurare fra Alpina e Diàlexis da una parte, e le Istituzioni del Territorio dall’altra. Quello di chi  studia e sviluppa un progetto che, poi, propone alle Istituzioni.
Questo potrebbe fare anche Torino con l’Europa.
Se volete vedere come Alpina e Diàlexis abbiano già messo in pratica, in questi 5 anni, questo ambizioso progetto, basta che consultiate il nostro sito Alpinasrl e/o il sito Diàlexis, o, ancora, questo  blog Identità Europea.
Non solo. A dimostrazione del fatto che il progetto di cultura europea a Torino sviluppato da Alpina e Diàlexis non è un progetto velleitario di una minoranza, Vi segnaliamo che abbiamo incominciato, fin dalla Festa dell’Europa (9 maggio 2010), a raccogliere, intorno ad esso, , una serie di associazioni culturali, le cui sigle sono quelle che sono comparse nell’invito a questa manifestazione.
Obiettivo comune è quello di approfondire le questioni più scottanti della cultura europea, per offrire al territorio un “pacchetto” di offerte adeguato alle esigenze dei tempi e funzionale ad un disegno di riqualificazione del territorio.
Ovviamente, la partecipazione a questo progetto è aperta a tutti.
Il libro, che è un “instant book” piuttosto ibrido, si conclude con un “Appello” ai Piemontesi, affinché sostengano:
  • non solamente l’idea della candidatura, bensì, anche e soprattutto, quella di un’azione politica, amministrativa e culturale, per fare veramente, di Torino, una “Capitale Europa della Cultura”, così come essa ha il diritto di pretendere sulla base della sua storia e delle sue tradizioni.
  • Coloro i quali vogliono seguire il nostro appello, possono farlo in moltissimi modi: fornendo consigli, cooperando nella realizzazione di iniziative, ponendo in essere contatti, trovando finanziamenti e/o mezzi di comunicazione, eccetera.
Invitiamo, da un lato, gli Amministratori, a prendere posizione su queste nostre proposte e provocazioni, e, dall’altro, i rappresentanti qui presenti della Società Civile a sostenere il nostro sforzo.
In ossequio alla filosofia sopra esposta, stiamo progettando, con la collaborazione delle  associazioni, una serie serrata di riunioni culturali presso la nostra sede, con un duplice obiettivo:
  • fornire una risposta collettiva alle richieste della Commissione sul futuro delle politiche culturali europee;
  • dibattere, da un lato a questo fine, ma dall’ altro anche come preliminare per la preparazione di Torino all’ Anno Europeo della Cultura, su  quelli che sono i temi di base della ricerca culturale nel mondo, i quali, a nostro avviso, si possono così riassumere:
  • la crisi delle tradizionali culture umanistiche e religiose dinanzi all’incalzare della Società delle Macchine Intelligenti;
  • l’insufficienza, in un confronto mondiale, delle Università Europee;
  • la ricerca di un punto di incontro fra cultura europea e culture “altre”.
QUESTO LAVORO CI SEMBRA PRELIMINARE, E LO PORTIAMO AVANTI COMUNQUE.
CIO’ NON SIGNIFICA CHE NON SIAMO APERTI A COLLABORAZIONI PIU’ “MIRATE” CON LE ISTITUZIONI, IN PRIMO LUOGO PER SOSTENERE IL DIBATTITO SULLA CANDIDATURA E L’ ORGANIZZAZIONE DI UN EVENTUALE TAVOLO DI LAVORO.

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