venerdì 26 marzo 2010

LEGGE SANITARIA AMERICANA E SISTEMA SOCIO-POLITICO EUROPEO

Europe'a Advance over America by more than one century.L'avance de l' Europe sur l' Amérique est d'à peu près un siècle. Vorsprung Europas ueber Amerika von fast einem Jahrhundert.





I commenti dei media e dei politici europei alla firma della unova legge americana sull' assistenza medica, o non hanno sufficiente fantasia o cultura, o sono vittime di un complesso di inferiorità verso l' America.

Infatti, essi tendono , o a mettere in rilievo il passo avanti compiuto da Obama come prova della superiorità dell' America, o a contestarlo con gli stessi argomenti dei Repubblicani.

Nessuno si ricorda, nell' occasione, senz' altro storica, della firma della nuova legge, della lunga vicenda che ha portato, già nel Secolo 19°, alla nascita, in Europa, della legislazione sociale, all' interno della quale innanzitutto, la legge tedesca sulle assicurazioni sociali del 1883.

Legislazione che si sviluppò innanzitutto nella Germania bismarkiana, con l' opposizione dei liberali e dei socialdemocratici, ai quali i politici italiani attuali vorrebbero riallacciarsi.

I liberali perchè la legislazione sociale sembrava loro un'inaccattabile intrusione nell' appena ottenuto sistema del "laissez-faire", i socialdemocratici perchè queste nuove leggi avevano per obiettivo di "integrare la classe operaia".

In definitiva, gli unici ad avere fatto qualcosa sono i conservatori, cioè Bismarck, il Kaiser e gli intellettuali del "Socialismo della Cattedra," come Sombart e Max Weber, ispirati da Lorenz von Stein dal suo esilio viennese.

Tra l'altro, il Kaiser convocò anche, nel 1890, la prima conferenza internazionale sulla sicurezza sociale.

E si noti che la Germania è stata il modello a cui si sono ispirati tutti, dai vittoriani inglesi ai bolscevichi,da Mussolini al Fronte Popolare francese.

Questa è la prima fase del diritto del lavoro europeo, quella fondata sulle "norme di tutela" a favore dei lavoratori.

La seconda è quella dell' "interventismo", quella in cui gli Stati creano istituzioni forti, come le Assicurazioni Sociali e gli Ispettorati del Lavoro.Intorno alla Seconda Guerra Mondiale, si assiste ad una fase "partecipativa", caratterizzata dalla democrazia di fabbrica, dalla cogestione, dalla concertazione sociale.

In quest' ultimo periodo, assistiamo, da una parte, alla "deregualtion", ma, dall' altra, anche ad una "universalizzazione dei diritti"(sotto l' egida della Carta Sociale Europea e del TRattato di Nizza).

Come si vede, è un intero mondo, al quale l' America è rimasta in gran parte estranea, salvo in alcune limitate fasi storiche, come il "New Deal"(e, in parte, oggi), nelle quali l' America si è ispirata all' Europa (e non viceversa, come invece sentiamo spesso assurdamente dire).

L' America "copia" le soluzioni "interventiste" e sociali dell' Europa solo quando è in crisi e non può farne a meno per limitare la sofferenza sociale.

Questo vuole dire che le identità dei due continenti sono diverse.

Paradossalmente, il Giappone si è ispirato molto all' Europa. Gli altissimi funzionari giapponesi, inviati in giro per il mondo per studiare le leggi straniere, vennero innanzitutto in Europa, e studiarono innanzitutto la Germania, non senza recarsi all' Università di Vienna, dove Lorenz von Stein viveva un po' relegato dopo avere partecipato alle insurrezioni liberali nei Granducati tedeschi.Tra l' altro, l' opera fondamentale di Von Stein, Die Geschichte der Sozialen Bewegung in Frankreich, è ancora introvabile per la "scomunica" di Marx, che lo citava solo per dire che non era d' accordo con lui.

Sarebbe ora che la convenzione "ad excludendum" contro il "socialismo della cattedra" e la politica sociale del II° Reich venissero meno, e si cominciasse a riconoscere che il tanto lodato "Sistema Socio-Politico Europeo" poggia su tradizioni antiche, che non si identificano con le ideologie oggi dominanti.

Gli Europei dovrebbero essere fieri di questa storia, non nasconderla.






2 commenti:

  1. Ma naturalmente ogni occasione è buona per sottolineare la supremazia americana!

    Argomenti critici o problematici sono riservati ad altri, meno "sensibili", argomenti.

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  2. Sul piano storico e storico-culturale nulla vi è da aggiungere a quanto osservato dall'Autore, rispetto alla preminenza europea in sede sociale e di economia sociale. Riguardo all'intervento dello Stato nell'economia, l'Italia può vantare un Gian Rinaldo Carli, in pieno Settecento, che prelude a teorie keynesiane. Tutto il socialismo e cooperativismo europei dell'Ottocento segnarono molti progetti e idee che, grazie al trionfo del marxismo, vennero o ignorati o trascurati. Fa bene l'Autore a rilevare l'atteggiamento di Marx nei confronti dei teorici che egli non riusciva a confutare adeguatamente. Riguardo agli USA, non furono del tutto privi di pensatori di formazione sociale, dei quali ricorderò John Dewey che in sede politica, e soprattutto di politica scolastica e di pedagogia, ebbe un rilievo notevole, anche se alla fine non fu ascoltato che in minima parte .

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