domenica 7 marzo 2010

"NORD" E L'IDENTITA' NORVEGESE

Langlo's Film Represents Abroad Traditional Face of Norway.Le film de Langlo communique à l' étranger le sens de l' identité norvégienne.Langlo's Film darstellt im Ausland Sinn der norwegischen Identitaet



Nel panorama piuttosto deprimente della cinematografia europea contemporanea, è raro che un film riesca nel contempo a fornire un messaggio autentico ed universale e a comunicare il senso di un' identità collettiva. Questo risultato ci pare conseguito dal film di Langlo (Nord), espressione sobria ed efficace di una vicenda personale semplice e pregnante: il cammino verso la rinascita di un giovane norvegese caduto in una crisi profonda (salute, famiglia, droga).

Questo cammino iniziatico è segnato da un viaggio, epico ma bellissimo, attraverso una Novegia Settentrionale marginale, una taiga infinita, dove i rari uomini sembrano le apparizioni sovrannaturali delle leggende nordiche.

Il viaggio trae l' avvio dalla rivelazione, fatta al protagonista, che la moglie, che lo aveva abbandonato, è, ora, sola con un figlio che egli non credeva di avere, in uno sperduto villaggio della Lapponia.

Il protagonista parte per questo villaggio per strade non battute, in mezzo all' immancabile neve.

I personaggi che egli incontra sono solitari come lui, e vivono nella taiga per scelta o per destino.Essi sono, però, accomunati da una profonda umanità, dall' amore per quella terra selvaggia, dal senso dell' ospitalità, dal desiderio di amicizia e di dialogo.Essi ricordano l' "ethos" singolare del "Capitano" di Hamsun, che aveva scelto di vivere da solo sul fiordo.

Particolarmente determinante è l' incontro con il vecchio che vive, vestito da Lappone, in una tenda sull' orlo di un lago ghicccaiato. Come gli Inuit, o come gli Indiani dei Veda, ha deciso di passare gli ultimi anni della sua vita lontano dalla civiltà, per meditare e lasciarsi morire.Anzi, ha deciso di morire proprio allora, al momento dello scioglimento dei ghiacci, facendosi trascinare nel lago dalla sua motoslitta.

Forse preferirebbe che lo straniero non venisse, che non gli facesse cambiare idea. Alla fine, però, si intendono: il vecchio impartisce al giovane qualche consiglio, gli regala la tessera a punti di un supermercato e scompare nel sonno nel lago ghiacciato.

Alla fine del viaggio iniziatico, il protagonista è rinato: riesce nuovamente a padroneggiare gli sci come un maestro: è infine pronto ad incontrare il figlio sconosciuto che lo attende dinanzi alla capanna nella neve.

"Norge" (Norvegia) è "il Paese del Nord", e "Norsk Tunga" è il "Norreno", la lingua dei Vikinghi, o "Normanni", gli "Uomini del Nord"(oggi, "Norsk" significa semplicemente "Norvegese"). Un viaggio nella tundra verso il Nord è, per un Norvegese, un viaggio verso il centro mitico della propria cultura.Che però non è solo norvegese, ma anche, generalmente, scandinava, baltica e "nordica". Non per nulla, alla fine, compare il vecchio vestito da Lappone, e che si comporta come un Inuit.

Un bell' esempio di approccio artistico e modernissimo alla propria identità, molto più efficace delle tronfie celebrazioni dei governi dei grandi Stati Nazionali.

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