giovedì 6 maggio 2010

9 MAGGIO 2010: UN PUNTO DI PARTENZA

Meeting in Alpina/Diàlexis for Europe's Day to Become Starting Point For Construction of New, Cultural Europe.L'assemblée du 9 Mai 2010 auprès d' Alpina/Diàlexis ambitionne à devenir le départ pou la construction d' une Nouvelle Europe, fondée sur la culture.
Nel mondo globalizzato, la capacità di produrre cultura è divenuta un elemento “centrale” anche del vantaggio competitivo internazionale.Ciò, certo, non solamente per il turismo, bensì anche per ciò che concerne le capacità aggregative di carattere politico, la riproduzione del legame sociale, il sostegno all’industria culturale, l’attrazione di personale qualificato e degli intellettuali, il prestigio per i propri prodotti di esportazione, ecc…

Mentre, fino a poco tempo fa, l’ Europa poteva vantare una grande attrattività come “Paese di Cultura”, negli ultimi decenni, essa si è vista scalzata, non solamente dall’ America, ma anche dal Giappone, dall’ India e dalla Cina.Inoltre,molti dei grandi intellettuali che avevano fatto la fama dell’ Europa nel Dopoguerra sono oramai scomparsi, e non si è ancora formata una generazione capace di sostituirli.Come “rintracciare” le nuove eccellenze nel “mare magnum” dell’ industria culturale e dei media?Cosa fare per promuoverle?

Alpina si propone di stimolare uno sforzo corale di Associazioni e Autorità Torinesi per dibattere su questo tema, con l’ obiettivo di fare di Torino un centro propositivo capace di aggregare competenze di tutta Europa, e di verificare lo stato di avanzamento di questo progetto con un’ulteriore iniziativa, di respiro internazionale, da realizzarsi nei prossimi mesi

L’Europa che noi vogliamo non è quella di oggi. Tuttavia, questo non è un buon argomento per “chiamarsi fuori” dell’Europa, ma, anzi, è uno stimolo per battersi affinché l’Europa divenga ciò che noi vogliamo che essa sia.

Alpina, Diàlexis e tutti i nostri ospiti sono associazioni, e/o intellettuali, che si dedicano in modo prevalente alla promozione della cultura in ambito piemontese, con un respiro “lato sensu” globale, e con un accento speciale per l’Europa.La politica culturale locale è stata fatta per molti decenni sulla base delle ideologie, dei “clan” e del “lasciar vivere”: non ci su è mai posti la questione delle priorità.Priorità politiche della nostra Regione e gerarchia (quasi) obiettiva dei valori culturali.

Oggi noi non possiamo più limitarci a proporre gli Autori locali. Noi dobbiamo avere l’ambizione di rappresentare in Medalp i grandi intellettuali europei, di fare di Medalp il trampolino di lancio dei grandi intellettuali europei.Ma, per potere fare ciò, dobbiamo, preliminarmente, novelli Edipo, risolvere il fatale enigma: chi saranno i maestri dell’Europa?Domanda retorica, ma di soluzione tutt’altro che facile.

Non solamente noi abbiamo delle sensazioni preoccupanti in proposito, ma prendiamo pure atto di gravi messaggi che emergono da prese di posizioni autorevoli sugli organi di comunicazione dell’“establishment”, come La Stampa e La Repubblica, dove, prima, Marc Augé, e, dopo, Robert Compagnon, i quali hanno, e giustamente, “puntato il dito” contro la “décadence” dell’industria europea (ciò sia per ciò che riguarda la capacità di produrre e di riprodurre “geni epocali”, sia per quanto riguarda quella di generare una “cultura popolare” ma non deteriore).

Condividiamo il senso di preoccupazione di Augé e di Compagnon.

Quanto al primo, ricordiamo che, mentre, fino agli Anni ’20, l’imitazione dei modelli europei era la regola in America, in Russia, in India, in Cina e nel Medio Oriente, ad oggi, la produzione culturale europea è praticamente ignorata in tutto il resto del mondo, mentre le opere (letterarie, filosofiche, politologiche, artistiche) europee risentono pesantemente dell’influenza nord-americana.

Come se ciò non bastasse, vi è, “a rovescio”, un “irraggiamento culturale” della Cina e dell’Islām sul resto del mondo, che serve a cancellare ulteriormente le tracce della presenza culturale europea, già massacrata dall’egemonia americana.

Ma questo fenomeno, denunziato (assai opportunamente) da Marc Augé, è, purtroppo, soltanto una faccia della medaglia.L’altra faccia è che, anche all’interno stesso dell’Europa, stanno venendo meno i grandi “mostri sacri”, la cui eccellenza era incontrastata ed incontestata.È, certamente, un fatto generazionale, eppure è anche una vicenda culturale e politica. Vorrei citare, come esempio, un dibattito che ho intrattenuto con il grande scrittore albanese Ismaïl Kadaré in occasione del suo intervento a "Torino Spiritualità" di un paio d’anni fa.In quell’occasione, interrogai Kadaré , in modo, forse, fin troppo diretto, su di un problema quantomeno scottante: non è, forse, che, con la vittoria del sistema liberaldemocratico occidentale, venga meno la concezione tradizionale di cultura, elitaria, ma anche critica?Non credo di avere avuto una significativa risposta, in quanto ,probabilmente, anche i grandi Autori dell’Est sono stati, sostanzialmente, "travolti "da questa questione.

Venendo all’Europa Occidentale, i decrescere progressivo, nei successivi decenni, delle grandi personalità artistiche, è, forse, l’estremo prolungamento della “décadence” nietzscheana.Gli ultimi “grandi artisti, scrittori e pensatori” ci hanno lasciati nell’ultimo decennio: pensiamo ad Althusser, a Gadamer, a Tarkovsky, a Kieslowsky, a Solzhenitzin, a Jünger, eccetera.Esistono nuovi Autori di un livello sufficientemente elevato per riempire il vuoto lasciato da quei grandi predecessori?


Dibattito

DOVE STA ANDANDO OGGI LA CULTURA EUROPEA?

Via P. Giuria n. 6 c/o Alpina srl/Associazione Diàlexis

Tel.011 6688758 E.Mail: info@alpinasrl.com

Ore 21: Saluti di Riccardo Lala (per Alpina/Dialexis), Stefano Commodo (per IPSEG), Bruno Labate (per Poesia Attiva), Mauro Carmagnola (il Laboratorio)

E’ possibile oggi riconoscere ed individuare una “Cultura Europea”?

Esistono oggi momenti di eccellenza della cultura in Europa?

Quali le priorità di una politica europea della Cultura?

Come configurare a Torino un’ iniziativa di respiro internazionale su questi temi?

Ore 21,30.Introdurranno il dibattito di Gianpiero Leo,Costanzo Preve , Alfonso Sabatino e Marcello Croce

modera: Riccardo Lala

Ore 22,15 Dibattito

Chi desidera iscriversi a parlare, può contattarci all’ E.mail :

info@alpinasrl.com


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