sabato 23 gennaio 2010

CONFLITTO FRA USA E CINA PER GOOGLE


US and China Dispute over Web Control. L'Amérique et la Chine se disputent sur le controle du Web. Amerika und China streiten ueber Web-Kontrolle .

Si era già notato al vertice di Copenhagen. La Cina non si accontenta di un ruolo di comprimario dell' America. Infatti, tale ruolo presupporrebbe un riconoscimento, da parte sua, dell' universo culturale "occidentale" che costituisce, attualmente, il quadro generale della globalizzazione. All' interno di questo quadro, perfino una parità formale significherebbe una soggezione sostanziale. Lo ha riconosciuto, anche se indirettamente, in un' intervista, Condolezza Rice, là dove essa ha affermato che neanche il declino economico, politico, demografico e militare, degli USA, comporterebbe la perdita della loro "leadership" mondiale, che è, innanzitutto, una leadership culturale ed ideologica -"una certa idea della storia"-.

Solo gli USA incarnano l' interpretazione evolutiva del messaggio biblico, secondo cui il Progresso è la versione aggiornata della missione religiosa di Israele e della Chiesa, e, come tale, è ontologicamente superiore a tutte le altre forme di civiltà; esso va, quindi, esportato all' infinito, finché tutti i popoli verranno "convertiti"all' "Impero Democratico".

Al contrario, la Cina incarna una visione assolutamente opposta di civilizzazione, o, se si vuole, di ecumene : "Tien Xia",fondata sul concetto statico di "Armonia" un' ecumente della quale l' Impero del Mezzo costituisce il centro, ma che non coincide con il mondo intero. La Fine della Storia della Storia compare solo in un'interpretazione "eretica" di Confucio, il Taiping (sincretica con il Cristianesimo), che fu sanguinosamente sconfitta dall' Impero. In essa, la Cina si sarebbe fusa con gli Stati Uniti. Molti secoli prima, il progetto di Zheng He di dominare il mondo navigandolo, che ha precorso le esplorazioni europee, fu interrotto unilateralmente. Infine, lo stesso Mao, pur marxista e rivoluzionario, aspirava, in fondo, al "socialismo in un solo Paese"; infatti, affermava"Scavate profondi fossati; non aspirate mai all' egemonia".Divieto di egemonia ribadito ancora recentemente dai leader cinesi.

Perciò, è presumibile che, finché vi saranno gli Stati Uniti, questi cercheranno di "convertire" la Cina, mentre è dubbio che la Cina cerchi mai di "convertire" gli Stati Uniti. Questa sarebbe un' obiettiva debolezza della Cina, almeno agli occhi della Rice. Noi crediamo, invece, che la minor invasività della Cina finisca per procurarle molte simpatie da parte di quegli altri Paesi che non vogliono essere "convertiti".

In ogni caso, la recente crisi dimostra che la Cina non ammette nessuna ulteriore avanzata della civiltà americana all' interno del Tien Xia (anche per evitare una crisi violenta come quella dei Taiping).

Per capire la natura di questa avanzata, occorre tenere conto della complessità della struttura di potere nei due tipi di "impero", che è, per altro, parallela. Fondamentale, in tutto questo, il potere dell'informazione.

Nella società postmoderna, questo sostituisce, almeno in parte, cultura, politica e, soprattutto, esercito.Internet nasce dalla rete militare Arpanet. L' Esercito non ha mai perduto il controllo sulla rete. Tutti i principale motori di ricerca (tranne quelli cinesi, il principale dei quali è Baidu ) sono in America; quando un messaggio va sul Net può venire controllato dall' America (e spesso lo è, anche perchè la CIA e l' FBI possono controllare qualunque messaggio). China Daily ha pubblicato, e poi ritirato, un articolo in cui denunziava l' esistenza, negli USA, di 20.000 hacker al servizio del Governo per "Covert operations" all' estero tramite la rete -operazioni di cui l' articolo descriveva la strategia, il comando e le tempistiche-.Ciò è nato dal fatto che il provider americano di Baidu, Register.com, non è riuscito ad impedire un grave attacco alla home page di Baidu da parte di un gruppo di hacker autodenominatosi "Iranian Cyber Army".

Nonostante quanto comparso sui giornali qualche giorno fa, la forza delle industrie dei media, dell' entertainement e della cultura dell' America è talmente grande che un semplice incremento delle esportazioni delle corrispondenti industrie cinesi non potrebbe certo equilibrare il grado di dipendenza attuale del resto del mondo nei confronti dell' America.D 'altra parte, anche l' Europa e la Russia stanno facendo sforzi per bilanciare la preponderanza americana in questi settori, in particolare, tentando di costituire propri autonomi sistemi GPS e propri autonomi database culturali. Tuttavia, non ci sembra che esse abbiano raggiunto risultati apprezzabili.

La Cina si rende conto di essere debole in questo momento in questi settori, e corre ai ripari. Di qui la censura, l' attacco alla rete di Google, le tempestose trattative e polemiche con l' America. Ma, soprattutto (visto che la Cina è il massimo utilizzatore di Internet nel mondo) , il tentativo di creare un proprio sistema autonomo di Internet, che non dipenda neppure tecnicamente dall' America. Attualmente, infatti, l'Ente internazionale di controllo su Internet, l'ICANN, ha sede in America ed è di diritto americano.

Come andrà a finire? Rispondere a questa domanda eqivarrebbe a credere, come hanno fatto in troppi, che il corso della Storia sia già scritto in eterno, e che non vi sia, quindi, il libero arbitrio.

La prima osservazione ci pare, per altro, che, mentre un' intesa troppo stretta fra Cina e USA (il cosiddetto "G2", riedizione del progetto Taiping) avrebbe marginalizzato tutte le altre aree del mondo, e, in particolare, l' Europa, questo "scollamento" del G2 permetterebbe all' Europa di riprendere l' iniziativa sui grandi temi del Federalismo Mondiale. Cosa che il nostro Ministro degli Esteri non ha mancato di fare rilevare.

A condizione, per altro, che l' Europa sappia ciò che vuole, vale a dire, "abbia un' identità"

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