lunedì 11 gennaio 2010

CINEMATOGRAFIA CINESE


Sales Forecasts show of China Film Turnover Overcoming US Turnover in 2020. Les prévisions des ventes montrent le dépassement, en 2020, de la part de la Chine, sur la cinématographie américaine. Marktvorausschau zeigt Ueberwindung, im Jahre 2020, der Vereinigten Staaten, von der Seite von China, auch fuer was Kino-Umsatz anbelangt.

Le previsioni circa un presunto "sorpasso", da parte della Cina, dell' America, anche in campo cinematografico, non ci stupiscono.

Intanto, conosciamo i dati relativi, per esempio, alla produzione dell' industria cinematografica indiana (nelle sue varie espressioni linguistiche - Hindi, Urdu, Tamil, Kannada, Telugu-, ecc...),la quale ultima è, già oggi, la prima nel mondo (prima di quella americana e prima di quella cinese).

Tuttavia, capiamo che il superamento dell' industria cinematografica americana da parte di quella cinese possa avere un risvolto più traumatico, perchè la cinematografia cinese, contrariamente a quella indiana, è indirizzata ad un mercato mondiale. Inoltre, è opinione comune (anche se, per noi, assai superficiale), che la cultura indiana sia più compatibile con quella "occidentale", in quanto più "democratica".

A nostro avviso, il vero problema è un altro. I giornalisti si affannano a domandarsi se, in un domani, "il nostro immaginario non sarà più americano, bensì cinese". A questi giornalisti, non passa neppure per l' anticamera del cervello che il poroblema non è se l' immaginario europeo sia più americano o più cinese, bensì perchè non sia europeo.

Noi abbiamo, per parte nostra, fin troppe spiegazioni per quanto sopra, che non approfondiamo in questa sede.Comunque, a noi sembra che gli Europei dovrebbero preoccuparsi, soprattutto, del fatto che, nel corso dell' ultimo secolo, prima, è stato condiviso con Holliwood, l'originario primato europeo, quello dei Fratelli Lumière, di Fritz Lang e di Murnau,-e,ciò, ai tempi dei, Rifenstahl, Hitckock e Eizenstejn-; poi , si è passati ad un ruolo subordinato, ai tempi di Wajda, Fellini e Clair, per arrivare, ancora, ad un "cinema intellettuale", che, per quanto raffinatissimo, non interessava più alle masse, come i film di Autant Lara, di Antonioni, di Tarkowskij e di Kieslowsky.

Oggi, siamo al cinema contemporaneamente politicizzato e sovvenzionato, con kolossal del genere di "Baaarìa", che, per quanto tecnicamente ben fatti, sono avulsi dagli interessi attuali degli Italiani.

E, tuttavia, noi crediamo che il cinema europeo possa esprimere oggi, ed oggi ancor più di ieri, la specifica identità culturale europea, che consiste nel mostrare la tragicità e l ' insufficienza del presente. Messaggio che non è, però, limitato ai confini sdell' Unione europea, perchè vi sono film americani , come"Clockwork Orange" di Kubrick, russi, come "L'arca Russa"di Sakurov, e arabi, come, per esempio "al-Massir" di Joussef Shahin che costituiscono un eccellente omaggio alla cultura europea,

Sintetizzando il nostro pensierio, il motivo per cui il cinema europeo contemporaneo non è più in grado di esprimere un proprio autonomo messaggio culturale, che è, per sua natura, critico, è che esso è troppo asservito ai poteri politico ed economico, e questi ultimi sono troppo succubi dei miti e ei riti della "Globalizzazione Moderna".In queste condizioni, è semplicenmente vietato esprimere un'"identità europea"!

1 commento:

  1. Gentilmente, può spiegare perchè il film Baaria sarebbe avulso dagli interessi degli italiani? Può esprime un giudizio sul film e sulla sua importanza o meno sul dibatto intorno all'identità italiana - se non europea? Grazie.

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