giovedì 12 novembre 2009

AVANTI VERSO L'EUROPA DALL'ATLANTICO AGLI URALI

Frattini and Lavrov Design a Revolutionary Project for the Future of Europe and the World. Frattini et Lavrov dessinent un projet revolutionnaire pour l'avenir de l' Europe et du monde. Frattini und Lavrov zeichnen revolutionaere Projekte fuer die Zukunft Europas und der Welt.

Stiamo seguendo da oramai più di trent'anni con incredibile attenzione tutti i segnali di innovazione che ci pervengono dall' Europa Centrale e Orientale, l'epicentro, a nostro avviso, della futura trasformazione delle nostre società. Abbiamo assistito a cose straordinarie, come le proposizioni programmatiche di Giovanni Paolo II e di Lech Walesa, la rinascita di antiche nazioni, la rivalutazione dello zarismo, ecc..

Tuttavia, ci ha ancora favorevolmente stupiti e sorpresi il breve, ma sostanzioso, articolo redatto a due mani dai due Ministri degli Esteri, di Italia e Russia, Frattini e Lavrov, in occasione del 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino, ed intitolato, significativamente: "Nuovo Ordine Mondiale"(cfr.La Stampa, Lunedì 9 Novembre, pag.29).

Tema ambizioso, che solo una grande potenza (cioè l'Europa inclusa la Russia) può seriamente permettersi di affrontare. Tant'è vero che, fino a poco tempo fa, ne parlavano esclusivamente i presidenti americani. Eppure, il fatto che, ora, ne possano parlare degli Europei, ci rinfranca sul fatto che l' Europa sia, oramai, sulla via del rinsavimento e del rilancio.

Analizzare questo articolo richiederebbe un intero volume.

Ci limiteremo qui, invece, a segnalare i grandi temi che ci hanno stupito:

-"Grande Europa" dall' Atlantico a Vladivostok (quindi, con la Russia e senza gli Stati Uniti);

-richiamo a Charles de Gaulle;

-il "Nuovo Ordine Mondiale" ha bisogno della "Casa Comune Europea"-"Nas obscii dom, Evropa"- (concetto di papa Enea Silvio Piccolomini, ripreso da Gorbaciov);

-partenariato strategico Europa-Russia, "non solo economico, ma anche politico".


1 commento:

  1. Egregio Sig. Lala,

    Intervengo in questo suo intervento perché, pur essendo poco avvezzo ai blogs (e alla tecnologia...), voglio esprimerLe la mia vicinanza di pensieri.
    In primis, sono rimasto molto colpito dalla Sua attitudine a sollevare argomenti spesso taciuti dalla stampa, o che in ogni modo, come nel caso di specie, seppur affrontati dalla carta stampata rimangono poi lì, come sospesi, senza che nessuna "autorità" si degni di darvi il giusto peso.
    Inoltre, Lei riesce sempre, nei suoi interventi, partendo dall'attualità, a tornare su punti della nostra storia, spesso dimenticati o volutamnente tralasciati.
    La ringrazio quindi, per tutte le riflessioni che provvede a stimolare attraverso i suoi articoli, augurandoLe che questo blog diventi un vero punto di riferimento per tutti quelli, come me, che credono nell'esigenza della ricerca e dello studio dell'identità europea.

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