giovedì 26 novembre 2009

VORDENKER, VORBILDE, VISIONAERE


List of Eminent Germans Opens up Risk of "Party-Line".Une liste d'Allemands excellents ouvre la voie au risque d'une nouvelle "ligne du Parti". Eine Liste von asgezeichneten Deutschen oeffnet den Weg zu neuer "Partei-Linie".

I pericoli della cosiddetta "memoria condivisa" consistono nel fatto che, nel nome di un consenso di tipo "quasi elettorale" (cosa considera "bene" la maggioranza), si riscriva la storia, omettendo ciò che non piace alla maggioranza del momento.

Ci sembra il caso del supplemmento Zeit-Geschichte n.47, del Novembre 2009, dell' ottima omonima rivista tedesca.

Infatti,la rivista tenta di creare una sorta di "pantheon intellettuale" della Germania riunificata. Mentre vi troviamo, come ovvio, Lessing, Schiller e Goethe, non troviamo, invece, né Hoelderlin, né Novalis; troviamo Lutero, ma non Muenzer; Schopenhauer,e, perfino, Lassalle, ma, né Hegel, né Marx, né Wagner, né Nietzsche; Helmut von Moltke, ma non Stauffenberg; Hannah Ahrendt, ma, né Heidegger, né Juenger, né Thomas Mann.

Infine, non troviamo nemmeno Kant, né i due grandi Federici (quello di Hohenstaufen e quello di Hohenzollern).

Infine, troviamo l'ebreo svizzero Einstein, ma non lo svizzero Jung, né l'ebreo austriaco Freud, né l' ebreo tedesco di nazionalità ceca Kafka, né, tanto meno, i tedesco-israeliani, come Scholem e Buber.

Ma, allora, qual' è il criterio di selezione? Debbono intanto essere eliminarsi le persone con nazionalità scomode, come gli Austriaci e Kafka, rivendicato dai Cechi, o troppo cattolici, come Novalis.

Poi, tutti quelli che possano venire anche vagamente con il nazismo o con la DDR.

Poi, la sinistra estrema, e, buoni ultime, le teste coronate.

Ma ancora non comprendiamo: perchè non Hoelderlin, perchè non Kant, perchè non Benjamin?

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