domenica 29 novembre 2009

BANDA LARGA: UNA PROPOSTA DI SINERGIE REGIONALI IN CAMPO TELEMATICO


Piedmont Could take Profit of the Experiences of Fondazioneroma. Le Piémont pourrait profiter des expériences de Fondazioneroma. Piemont koennte von den Erfahrungen von Fondazioneroma lernen.

Uno degli aspetti sui quali precipuamente si gioca la capacità di un’area geografica, e/o etnica, e/o economica, di partecipare con un ruolo attivo alla dinamica delle riaggregazioni a livello regionale, internazionale, e/o continentale, è costituito dalla sua capacità di agire in modo proattivo sulle reti, tanto in qualità di produttore di contenuti, quanto in qualità di consumatore, quanto, infine, in quella di gestore delle reti stesse.

La battaglia per l’acquisizione di una supremazia sulla rete è cominciata oramai da gran tempo. Basti pensare, a titolo puramente esemplificativo, che Internet è stato, all’origine, una “derivazione” civile dell’ARPANET dell’Esercito Americano; che i Providers sono stati, per lungo tempo, solamente americani, sicché l’insieme dei messaggi inviati da chiunque ed a chiunque nel mondo ha transitato inevitabilmente dall’America; che la Cina si è creata un sistema di Internet autonomo, basato sugli ideogrammi cinesi, proprio per non dover passare dai providers americani; che, attualmente, una delle principali battaglie in corso è chi debba esercitare un controllo internazionale fra le reti: un Ente interprofessionale localizzato in America, un nuovo Ente sovrannazionale indipendente, oppure Enti dei singoli Stati Nazionali, come avviene, per esempio, oggi, in Cina. Questi temi sono uno dei “dossier” caldi nelle discussioni fra i Presidenti Obama e Medvedev.

Per questo motivo, ha carattere prioritario - non solamente per le Nazioni, bensì anche per le loro Regioni - il fatto di poter disporre di una rete con un elevato livello di interconnettività.

Il che è tutt’altro che facile, in considerazione dell’incredibile frazionamento della rete attualmente in essere, verificatosi in seguito alla privatizzazione dell’industria telefonica. Il principale snodo è costituito, in questo campo, dalla conflittualità fra il Governo, supremo garante del sistema; la Telecom, ad oggi, tuttora, gestore e responsabile della rete; gli altri gestori, i quali, in un modo o nell’altro, debbono subire gli effetti del monopolio di Telecom nella gestione della rete; gli Enti locali, che vorrebbero che i loro territori fossero dotati tempestivamente di un adeguato livello di connettività.

Ne consegue, innanzitutto, un eterno conflitto fra Governo e Telecom, relativamente a chi debba sostenere i necessari investimenti finalizzati all’adeguamento della connettività della rete, in particolare per ciò che concerne la cosiddetta “banda larga”. Infatti, attualmente, gli utilizzatori qualificati di Internet (e/o, comunque, gli utenti, i quali trasmettono usualmente una grande quantità di dati) non possono accontentarsi della connettività usualmente concessa alla generalità degli utenti; infatti, i costi degli sforzi volti all’adeguamento tecnico della rete sono eccessivamente elevati.

Questa controversia a livello politico ha trovato, in un certo senso, echi nell’opinione pubblica e nel mondo politico, in quanto, da un lato, gli Amministratori Locali (in quanto utilizzatori massicci della rete) hanno mostrato un interesse crescente per una maggiore capacità di connettività della rete, necessaria a fornire servizi interattivi “on-line” ai cittadini (la cosiddetta “E-governance”), e, dall’altro, la “società civile” (per esempio, le associazioni culturali e le fondazioni), richiede l’incremento delle capacità di connettività della rete al fine di poter efficacemente realizzare le proprie finalità istituzionali (come, per esempio, diffondere, in un modo, allo stesso tempo, “consumer-friendly”, economico e moderno, i contenuti prodotti nell’ambito delle proprie attività culturali).

Ne consegue l’esigenza diffusa di una sensibilizzazione (“top-down”), dai vertici governativi alle grandi multinazionali, dal Governo alle organizzazioni della Società Civile, dalle Amministrazioni Locali alle Associazioni Culturali.

Informazioni:
http://www.alpinasrl.com/Bouleusis_enti_pubblici.pdf
riccardo.lala@alpinasrl.com


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