domenica 29 novembre 2009

IDENTITA' REGIONALI, NAZIONALI E EUROPEA

Regional, National and European Identities.Identitées Régionales, nationales et Européenne.Regionale, nationale und europaeische Identitaet.

Abbiamo detto in un precedente post che, a nostro avviso, una visione matura della storia nazionale italiana non può prescindere, oltre che dall’Europa, dal peso delle realtà locali.La cultura europea dovrebbe costruire, a questi fini, una più definita teoria delle identità regionali e nazionali all’interno dell’Europa.

Al vertice, si dovrebbe porre l’Identità Europea (cfr. Riccardo Lala, 10.000 anni di identità europea, 1° vol., Patrios Politeia, Alpina, 2006; http://www.alpinasrl.com/catalogo/cat_baustellen/cat_10000_anni_identit%E0.htm), che, come tutte le grandi identità continentali, può essere definita solamente come un ampio campo di intersezione di determinate tendenze metastoriche, da cui deriva la dialettica concreta del nostro Continente - così come, per esempio, quella dell’Asia Orientale si misura con la dialettica fra Taoismo, Confucianesimo e Buddismo -. Noi crediamo anche che, per l’Europa, per usare una terminologia tratta dal Nuovo Testamento, le due grandi tendenze metastoriche siano, da un lato, il “chiliasmo” (l’attesa spasmodica della Fine dei Tempi, che si incarna nel Manicheismo, nel Gioachimismo, nella Rivoluzione Francese, nel Mito del Progresso), e, dall’altro, il “Katéchon” (cioè quella forza che “trattiene” il mondo dall’avvento dell’Anticristo, forza che è stata identificata, di volta in volta, negli Imperi Romano, Tedesco e Russo, e nell’Europa stessa). Dalla dialettica fra queste forze sarebbero scaturite, per molti, conflitti ed accordi, come, per esempio, le guerre di religione, gli Stati nazionali e la stessa modernità europea( http://identitaeuropea.blogspot.com/2008/12/che-cos-per-noi-lidentit-europea.html).

All’interno dell’Identità Europea, si situano le identità delle nazioni, o di grandi aggregati, come, per esempio, la Penisola Iberica, l’Arcipelago Britannico, la Scandinavia o i Balcani.

Nel caso dell’Italia, vi è una sostanziale coincidenza fra un’“Italianità Diffusa” (che si manifesta anche in aree limitrofe, come, per esempio, il Canton Ticino, i Grigioni, la Corsica, l’isola di Malta, le coste dell’Adriatico e le isole dello Ionio e dell’Egeo), ed un’identità più “strettamente italiana” (una differenza che, per esempio, in Inglese, è quella fra “British” ed “English”, ed in Russo, fra “Russki” e “Rossijski”). E, tuttavia, nel caso dell’Italia, la caratteristica più tipica della sua identità è proprio la sua estroversione, che ha fatto sì, da un lato, che, nel corso della storia, ogni sua regione si congiungesse idealmente, ma anche politicamente, con aree diverse (Grecia, Nordafrica, Spagna, Francia, Germania, Austria, Levante), e, dall’altro, che la “missione” dell’Italia fosse vista sempre come quella di essere la portatrice di una realtà più vasta (ed, almeno, europea), per esempio: Roma, la Chiesa Cristiana, il Sacro Romano Impero, la Federazione Europea.

Ciò, in particolare, in una situazione, come quella italiana, dove le attuali Regioni sono portatrici di un patrimonio di continuità con antichi popoli già esistenti ben 1.500 anni fa, e con le Regioni fondate da Augusto circa mille anni fa. Ad esempio, in Piemonte avevamo, in prevalenza, tribù celto-liguri, come i Taurini. L’identità piemontese è, dunque, innanzitutto un’identità europea; poi, essa è molto legata al territorio, montano e collinare; presenta forti caratteristiche elitarie, legata com’è alle tradizioni dell’aristocrazia, dell’esercito, della grande industria, del sindacalismo e della tradizione azionistica e marxista. Non per nulla Torino è stata, ed, in parte, è ancora, la città dell’editoria. È una tradizione di cultura alta, riservata ed un po’ esoterica. È, in definitiva, una cultura che potrebbe essere particolarmente appropriata per una civiltà postmoderna che privilegerà la qualità sulla quantità.

La riscoperta e la promozione dell’identità piemontese saranno essenziali per poter rilanciare il territorio. Questo rilancio potrà avere luogo solo con una politica culturale più aperta (Progetto Integrato Euroregione).

Informazioni:
http://www.alpinasrl.com/
riccardo.lala@alpinasrl.com

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