venerdì 13 novembre 2009

SPLENDORE E DECADENZA DI LECH WALESA


Political Originality of Walesa contradicted by following events. les Evènements successifs ont tari l'image de nouveauté de Walesa. Unkonventionelle Image Lech Walesas von spaeteren Entwicklungen verdorben.

Nella nostra giovinezza, eravamo stati fans di Lech Walesa. Ai nostri occhi, egli rappresentava l' Europeo nuovo, né dell' Est, né dell' Ovest, né socialista, né capitalista, capace di dare al nostro Continente una nuova identità condivisa, non imposta da nessuno dei grandi blocchi.

Le sue origini modeste, e la sua amicizia con il capo carismatico della Chiesa, ne facevano una figura mitica.

Milioni di Polacchi si sono battuti eroicamente sotto il suo comando. Perfino il suo massimo avversario, il Generale Jaruzelski, anch'egli una figura mitica, lo rispettava.

Gli intellettuali di Solidarnosc avevano elaborato teorie innovative in tutti i campi della cultura: bast pensare alla cinematografia di Kieslowski.

Lo stesso Walesa sembrava assolutamente compreso di questa sua missione storica, di innovazione assoluta, e di rivoluzione europea, sotto il segno della solidarietà sociale e nazionale. Egli ebbe perfino ad affermare, un giorno, che Solidarnosc avrebbe creato un sistema nuovo, migliore tanto del socialismo, quanto del capitalismo.

Tuttavia, non appena Walesa ebbe responsabilità di governo, incominciò a tener mano a coloro che volevano semplicemente imitare il sistema occidentale, senza in nulla innovare. Io stessi ebbi occasione di assistere, in quegli anni, alla distribuzione, nei ministeri polacchi, di opuscoletti propagandistici bianco-rossi, simili a quelli dell' era stalinista, i quali, facendo il verso alla propaganda comunista, proclamavano perentoriamente: "Od Socializmu do Kapitalizmu" .

Venne poi il tempo dei "consulenti" ("advisors", "doradzi"), della Banca Mondiale, delle grandi Società di Revisione, delle banche d' affari, che consigliavano le privatizzazioni, le vendite delle imprese polacche alle multinazionali, l' abbattimento dell' "autogestione" ("samorzad"), l' abbandono dei timidi esperimenti di "partecipazione" secondo il modello tedesco.

Questo declino rivelava ogni giorno di più una debolezza culturale di Solidarnosc, incapace di mantenere il ruolo di leadership dell' Europa, al quale aveva aspirato nei primi anni della sua vita.Neppure Giovanni Paolo II riusciva ad arrestare questo "trend", e se ne lamentava.

Ci spiace di dover osservare che, nell' ultima parte della sua vita, Lech Walesa è entrato a far parte di quegli Europei Orientali, come i suoi connazionali Fratelli Kaczynski e i presidenti Yuscenko e Saakashvili, che credono di compiere un' opera di giustizia rovesciando sulla Russia e sulle minoranze nazionali (russe, ma anche iraniche, turciche, ebraiche, tedesche), tutto il livore per le oppressioni subite in epoca sovietica.

In particolare, Walesa ha, ahimé, sottoscritto i vari appelli di ex uomini politici dell' Europa Centale al Presidente Obama affinché desista dai suoi propositi di dialogo con la Russia, e schieri, in Polonia e nei Paesi Baltici, poderose carmi, nucleari e convenzionali, per fronteggiare la Russia.

La quale, per parte sua, chede, invece, una politica di pace.

Ci sembra assurdo pensare che il dispiegamento di mezzi militari sofisticati ,ma specifici, come i missili antibalistici,potesse servire a difendere la Polonia da un'improbabile invasione terrestre da parte della Russia. E' chiaro, invece che, per motivi strettamente tecnici:

-la Russia sarebbe stata costretta ad un "primo colpo" convenzionale, contro la Polonia;

-il vero obiettivo della mossa sarebbe stato quello di creare una fonte di conflitto permanente fra le opinioni pubbliche est-europea e russa, in modo da scoraggiare ogni forma di "appeasement" fra America, Russia ed Europa, "appeasement" vissuto come una "capitis deminutio" di una Polonia che vorrebbe costituire l'"asse della bilancia"fra Est e Ovest.

Si tratta di una politica non solo anti-pacifista e anti-europea, ma anche miope, perchè fa perdere di vista l' enorme ruolo che una Polonia colta ed europea ha potuto esercitare, per esempio con Jan Sobieski, con il Principe Czartoryski e con Giovanni Paolo II, per l' unità e la pacificazione dell' Europa.

3 commenti:

  1. E' triste in generale vedere come la Polonia e altre repubbliche ex sovietiche si siano voltate verso il modello americano. Avendo avuto modo di conoscere alcuni giovani polacchi, pare proprio che molti di loro abbiano fatto proprio il motto "Od Sozializmu do Kapitalizmu", seguendo una separazione manichea.

    C'è da chiedersi che cosa abbia realmente offerto l'Europa alla Polonia. Probabilmente se le personalità "di spicco" dei paesi dell'Europa occidentale avessero dato più importanza a quanto succedeva in Polonia, le cose sarebbero andate forse diversamente.

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  2. Ho sempre ammirato Lech, un uomo del popolo, dalla parte del popolo, non sono d'accordo con il contenuto di questo post.

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  3. A parte l' ammirazione personale, che resta, per gestire l'Europa di domani non bastano le buone intenzioni, e neanche l' eroismo: ci vuole una cultura capace di elevarsi anche un pò al di sopra del proprio tempo e del proprio contesto, per capire anche il passato e soprattutto gli altri.

    Invece, la "tribunalizzazione della storia" (cioè la ricerca dei "torti" e delle "ragioni") non fa che mettere gli uni contro gli altri senza nessun risultato se non l' impossibilità di una sintesi.

    Per esempio, la "lustracja", cioè l' epurazione a posteriori (dopo 20 anni!), portata avanti dai gemelli Kaczynski, che ha toccato di striscio perfino Lech Walesa e Papa Woityla, ha solamente screditato Solidarnosc, colpendo soprattutto i maggiori combattenti (che ovviamente dovevano difendersi dalla polizia segreta, ma ne erano anche condizionati), salvando solo gli opportunisti e gli attendisti, che sono passati indenni sotto i vari governi ed alla fine sono al potere.

    Giustamente, Wladyslaw Geremek si è opposto con rischio personale alla Lustracja, e ne ha provocato la caduta, mentre invece Lech Walensa non ha fatto nullo in questo senso, anche se, in questo caso, era, in un certo senso, fra le vittime dell' eccesso di zelo dei suoi ex seguaci.

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