domenica 29 novembre 2009

RISORSE DEL PIEMONTE PER NUOVE ENERGIE




Piedmont has all Necessary Resources for Alternative Energies.Le Piémont a toutes les ressources pour les nouvelles énergies. Piemont verfuegt ueber alle Voraussetzungen fuer die Entwicklung neuer Energien

La scelta circa le nuove politiche energetiche da adottarsi, a livello mondiale, europeo, nazionale e regionale, sono influenzate da una quantità molto ampia di fattori, che vanno da una giusta preoccupazione, ispirata al “Principio Precauzione”, per il futuro del mondo, minacciato dal consumo indiscriminato di energia, a considerazioni strategiche circa gli approvvigionamenti, agli interessi, delle industrie nazionali, a piazzarsi ciascuna nelle posizioni migliori quanto alle tecnologie per le nuove fonti energetiche, a preoccupazioni, infine, per il risparmio energetico, la qualità generale dell’ambiente e della vita, e così via.

Ovviamente, in tali decisioni, concernenti le nuove fonti energetiche, il livello regionale è, forse, concettualmente, l’ultimo, giacché le decisioni fondamentali, sull’inquinamento atmosferico, sull’approvvigionamento energetico, sui regimi fiscali incentivanti, vengono assunti ad altri, superiori, livelli.

E, tuttavia, ciò non toglie che, avvalendosi delle prerogative ad esse spettanti in determinate materie - come, per esempio, gli incentivi alla ricerca scientifica -, talune Regioni, e, fra le prime, la nostra, abbiano, lodevolmente, deciso di porsi all’avanguardia, tanto per ciò che concerne la ricerca, quanto la sperimentazione, delle nuove energie alternative.

Questo, soprattutto, per ciò che concerne il futuro, e, ciò, in particolare, grazie alla Convenzione stipulata recentemente fra il Piemonte e la Puglia, la quale ultima ha una posizione particolare per ciò che riguarda le nuove energie, sia per il ruolo che la legislazione italiana attribuisce all’Italia meridionale nel campo dell’eolico, sia per la presenza, a Monopoli, di un’Università dell’Idrogeno. La Regione Piemonte ha appena annunziato la creazione di molte nuove centrali fotovoltaiche anche in Piemonte.

Inoltre, il Politecnico di Torino ed il Centro Ricerche Fiat sono all’avanguardia per ciò che riguarda le automobili pulite, ed, in particolare, le automobili “ibride”. Le particolari competenze del Gruppo Fiat nel settore delle automobili “pulite” hanno costituito un particolare “atout” per il Gruppo, per potersi proporre come “partner” credibile del Governo Americano nel salvataggio del Gruppo Chrysler.

Infine, con Maire Engineering (ex Fiat Engineering), Torino vanta una lunga esperienza nel campo della progettazione e gestione di impianti energetici in tutto il mondo.

Perfino nel settore nucleare, il Piemonte aveva acquisito delle esperienze con la Centrale di Trino e con i depositi di Saluggia (ancora in attività).

Ovviamente, chiunque sarà a governare la Regione, non potrà esimersi dal riprendere questa preziosa eredità, e da cercare di svilupparla ulteriormente. Tuttavia, nulla va dato per scontato. I meccanismi che hanno portato agli attuali impegni del territorio in campo energetico risentono anch’essi di una serie di vizi e limitazioni: sensazionalismo propagandistico, eccessi di tecnicismo, verticismo, che vanno rivisti e corretti.

Inoltre, non si sono, a nostro avviso, colte appieno le potenzialità della nostra Regione in tre aree:

a) lo sviluppo con il supporto regionale di nuovi modelli di business fondati sulle energie alternative (come, per esempio, quelli legati alla tecnologia dell’idrogeno per l’automobile);

b) l’attrazione verso il Piemonte delle sedi delle società energetiche, che hanno sede a Milano e Roma, anche quando sono nate a Torino;

c) le potenzialità di promozione a livello mondiale delle competenze piemontesi nella costruzione e gestione di impianti energetici innovativi (Progetto di internazionalizzazione dell’industria energetica piemontese).

Per ulteriori informazioni:

http://www.alpinasrl.com/

http://shaktienergy.blogspot.com/

http://tamieia.blogspot.com/

riccardo.lala@alpinasrl.com

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